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Regionale
domenica 31 luglio 2022.
MOVA - Un CaFe in armonia nella valle di Goms

Un vecchio saggio cinese diceva che fa più rumore un albero che cade di una intera foresta che cresce!


Panoramica Campo Federale


Ecco, visitando il Campo Federale degli Scout che si svolge nella valle di Goms in Vallese, ho compreso pienamente il significato del messaggio che il vecchio saggio Laozi aveva trasmesso ai suoi seguaci!
La fiumana di ragazzi di ogni etnia e di ogni provenienza che "scorreva" ordinatamente per le strade del Campo, ognuno attento al proprio compito nel rispetto dell’ambiente circostante e dei tantissimi altri scout, mi ha aperto gli occhi e la mente!
Ho capito appieno che cosa significhi crescere e far crescere senza chiasso generazioni di "alberi" e, cosa meravigliosa, ho sentito il rumore silenzioso provocato dalla loro crescita.
Un rumore riservato e sereno, ovattato, capace di sovrastare il crepitio di qualche albero che si spezza e cade provocando scompiglio e paura.
Durante la visita ho conosciuto parecchi di questi alberi, di questi giovani! Sono studenti, operai, apprendisti, medici, ingegneri, professionisti nei vari ambiti della nostra società ed erano tutti lì, al servizio di altri giovani, di altri alberi, dopo aver sacrificato quasi cinque anni della loro vita, rinunciando a svaghi e vacanze, per permettere ad altri ragazzi e ragazze di vivere l’esperienza delle esperienze, il Campo Federale, il CaFe!
Nonostante i miei 42 anni nello scoutismo di Ticino e Moesano, mi sono emozionato e ho rivisto come in un film tutte le mie esperienze e i tanti amici che ho conosciuto lungo la mia strada.
Mi sono intrattenuto con alcuni di questi giovani, capi, sottocapi, responsabili di alto livello e profilo e, in tutti loro, ho percepito la stessa semplicità, la stessa consapevolezza, senza presunzione, di star facendo qualcosa di assolutamente normale, cose che gli scout fanno da sempre per divertirsi e divertire!
Una cosa semplice, anche se in questo caso hanno realizzato e fatto funzionare una città di circa 35’000 abitanti tra partecipanti e volontari!
Una città con il suo ospedale capace di accogliere 800 pazienti al giorno, utilizzato anche dagli abitanti del luogo, un posto di polizia, il posto pompieri, l’Ufficio Postale, supermercato e posti di svago e laboratori vari, un’opera di ingegneria colossale che fa ben sperare sulle capacità e sulla professionalità dei nostri ragazzi!
Siamo stati accolti al campo da Samuele Barenco, Stambecco per gli scout, portavoce degli scout di lingua italiana e comandante dei pompieri di Bellinzona nella vita professionale.
Un incontro cordiale, una di quelle persone che ti mettono subito a tuo agio!
Gli abbiamo rivolto alcune domande:

1. Organizzare un Campo Federale non è cosa da poco e lo dimostra il fatto che i preparativi sono iniziati diversi anni fa. Qual è stato l’apporto degli scout della Svizzera italiana?
Anche la Svizzera italiana ha saputo fare la sua parte. Infatti, troviamo dei rappresentanti italofoni a tutti i livelli di responsabilità e in quasi tutti i settori dell’organizzazione del campo.
In particolare, con la presenza di Chiara Cantoreggi / Awaki e Luca Gambazzi / Gamba, nel Comitato del Campo Federale la lingua italiana, se proporzionata al numero di scout delle diverse aree linguistiche, è la più rappresentata.
2. Quante persone hanno partecipato all’organizzazione e quanto tempo ha richiesto l’impegno?
L’organizzazione del campo ha richiesto circa cinque anni di preparativi, in un crescendo di intensità e di numero di persone coinvolte. Alla fine, complessivamente sono circa 450 gli scout che hanno contribuito. Durante il campo sono invece circa 5000 i rover di servizio. un capitale umano enorme. Inoltre va sottolineato che tra loro si trovano innumerevoli competenze professionali in tutti gli ambiti, ciò che ha permesso al mova di disporre di tutti i servizi di cui ha bisogno; ad esempio nell’ospedale del campo prestano servizio una settantina di medici.
3. Come è stato lavorare con scout che parlano un’altra lingua e hanno metodi magari diversi?
Il multilinguismo e le diversità culturali sono considerati dei punti di forza dal Movimento Scout Svizzero. Per gli scout che sono già coinvolti nel livello federale, lavorare con scout che parlano altre lingue non rappresenta una novità. Lo spirito scout, l’apertura e la voglia di realizzare un progetto grandioso tutti insieme fanno sì che queste difficoltà passano in secondo piano. Naturalmente talvolta possono nascere dei malintesi o delle incomprensioni, ma anche in questi casi tra scout si riesce rapidamente a trovare delle soluzioni.
4. Il CaFe è, sarà un’esperienza difficilmente dimenticabile. Che cosa si porteranno via i ragazzi che hanno avuto la fortuna di parteciparvi?
Sicuramente di questo campo serberanno tanti bei ricordi. Avendo vissuto per due settimane immersi in una moltitudine di sezioni diverse, ognuna con le sue peculiarità e le sue tradizioni, di certo tutti i partecipanti avranno degli aneddoti divertenti e delle curiosità che diventeranno argomento di amarcord ancora per molti anni. Inoltre, il campo è stata anche l’occasione per stringere nuove amicizie e conoscere nuove persone interessanti con le quali si avrà magari occasione di condividere altre esperienze dopo il campo.
Oltre alle emozioni e ai ricordi individuali, le sezioni potranno fare tesoro di nuove idee e spunti per costruzioni da campo, per attività, giochi, danze o canzoni che andranno a rinnovare e ad ampliare il repertorio sezionale.
L’entusiasmo di aver vissuto questa bella esperienza potrà diventare anche un richiamo per attirare nello scoutismo nuovi attivi.
5. A voi, che da anni preparate il campo, che cosa resterà?
Oltre ai ricordi dei giorni trascorsi al campo, per chi ha profuso così tante energie resterà la soddisfazione di aver contribuito attivamente a rendere possibile il mova. Un primo assaggio di questo sentimento lo si è potuto osservare già alla cerimonia di apertura negli occhi lucidi di emozione dei membri della Direzione del Campo.


Samuele Barenco


Lo salutiamo con gratitudine per il tempo che ci ha dedicato e per le informazioni precise che ci hanno permesso di visitare il campo guardando le cose con occhi più attenti!
Abbiamo riassunto le nostre impressioni con delle foto che possono aiutare a capire che cosa sia un campo scout, partendo da alcune persone che hanno reso possibile questa nuova avventura:


Philippe Moser/Garfield pres. del MSS e Luca Gambazzi/Gamba membro segretariato MSS



Presidenti cantonali scoutismo Ticino e Moesano Chiara Milani/Thila e Francesco Stoppa/Griffid


Jennifer Bellorno/Atta, Siria Pedrini/Blisty e Kevin Pedrini/Heady della sezione di Roveredo



Posto accoglienza dei Media



Sala radio situata al primo piano della torre in legno


Torre di legno con sala radio



Sede giornale di campo



Un cartello indicatore



Posto WC



Altra postazione WC



Laboratorio del legno



Parco Avventura



Scorcio panoramico del CaFe



Palafitte



Tende con protezione



Capannone riservato ai giochi inclusivi



In fila per la spesa



Postazione pompieri


Una bella avventura per tutti i ragazzi che hanno avuto la fortuna di partecipare e, siamo certi che il 2 agosto, una delle giornate ufficiali delle visite, il campo sarà invaso da migliaia di parenti e curiosi a coronazione del grande lavoro svolto dagli organizzatori, sezioni e volontari.

Giuseppe Russomanno
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“Il soldato prega più di tutti gli altri per la pace, perché è lui che deve patire e portare le ferite e le cicatrici più profonde della guerra.”

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