sabato 6 agosto 2022.
Forte crescita dei pernottamenti nei Grigioni e in Svizzera
(ats) Il settore alberghiero svizzero si è presentato in sensibile
ripresa nel primo semestre, sebbene rimanga ancora lontano dai
livelli pre-Covid. Nei Grigioni sono stati superati i numeri del
2019.
Stando ai dati diffusi oggi dall’Ufficio federale di statistica
(UST) nel periodo gennaio-giugno 2022 nella Confederazione sono
stati registrati 16,9 milioni di pernottamenti. Rispetto allo
stesso periodo dell’anno scorso si registra una progressione del
47%, ma se il confronto viene fatto con il primo semestre del 2019
pre-pandemico si osserva una flessione del 10%.
Nella prima parte di quest’anno il comparto è stato sì sostenuto
dagli ospiti svizzeri (+8% a 10,0 milioni), ma a stimolare la
domanda è stato soprattutto il ritorno in forze degli stranieri
(+213% a 6,9 milioni). L’incremento generale ha interessato tutti i
singoli mesi con valori notevoli, che vanno dal +71% di gennaio al
+25% di aprile.
Tornando ad osservare l’intero semestre, dodici regioni su tredici
presentano un incremento delle notti: l’unica eccezione è
rappresentata dal Ticino (-13% a 1,1 milioni), che l’anno scorso
aveva però brillato, potendo approfittare del boom della domanda
indigena in tempi di coronavirus.
I Grigioni segnano +29% a 2,9 milioni, un numero superiore anche ai
2,7 milioni del corrispondente periodo del 2019. Zurigo (+156%) e
Ginevra (+175%) hanno beneficiato della ripresa del turismo urbano.
Progressioni sensibili vengono comunque mostrate anche da altre
realtà importanti come Berna (+47%), Lucerna (+35%) e Vaud (+52%).
Guardando ai paesi di provenienza degli ospiti, la classifica è
dominata dai seguenti cinque paesi, che presentano aumenti a tratti
stratosferici, visti i numeri di base contenuti dell’anno prima:
Germania (+108% a 1,6 milioni), Stati Uniti (+1064% a 0,8 milioni),
Regno Unito (+1030% a 0,6 milioni), Francia (+70% a 0,6 milioni) e
Italia (+102% a 0,3 milioni).
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