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Politica
sabato 13 agosto 2022.
Richiesta di stanziamento di un credito a fondo perso per contenere nel 2023 il prezzo dell’energia elettrica ai consumatori finali nella Regione Moesa

Lo scorso 13 maggio 2022 Energia del Moesano SA (EdM SA) aveva inviato a tutti i Comuni della Mesolcina e Calanca un invito a stanziare dei crediti a fondo perso per finanziare il contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia elettrica per i prossimi anni. In pratica si trattava di decidere il versamento di un contributo a fondo perso alle aziende di distribuzione per diminuire le tariffe dell’elettricità ai propri utenti.

Nel caso dei comuni (UCE) San Vittore, Roveredo, Grono, Castaneda e S.Maria, essi sono convenzionati con la Società Elettrica Sopracenerina (SES). Per fortuna e come ben sapete, il Consiglio comunale di Roveredo ha deciso di non stanziare il credito richiesto di Fr. 822’832, sua parte di contributo secondo EdM, cosicché almeno nel comprensorio SES la proposta cade anche per gli altri Comuni UCE.
Stanziando questo credito si sarebbe creata una disparità di trattamento tra chi usa elettricità e chi usa altre energie (benzina-gasolio-gas-diesel-legna-pellet-ecc.), si sarebbe creata una disparità tra chi consuma poca energia e chi ne consuma tanta. Diversi commerci industrie e artigiani, sarebbero favoriti, perché hanno la possibilità di recuperare i costi fatturandoli ai propri clienti finali - come normalmente succede - con questo sussidio potrebbero aumentare l’utile netto. Soprattutto si sarebbero caricati degli importanti e straordinari costi ai Comuni che, a loro volta, avrebbero dovuto per forza recuperarli adeguando il gettito fiscale (aumentando le imposte).
Questo sussidio avrebbe favorito pochi grandi consumatori, per lo più imprese e società, e sfavorito la maggior parte dei consumatori/contribuenti, in particolare le famiglie, che sarebbero state confrontate con un maggior costo fiscale rispetto al minor costo dell’energia dovuto al sussidio.
Sussidiando il consumo di energia elettrica, oltre che creare un’ingiustizia, si provoca pure una disincentivazione riguardo al risparmio energetico perché, per il consumatore finale questa soluzione potrebbe essere sufficiente a coprire parte del rincaro e quindi indurlo a non più preoccuparsi della ricerca di altre soluzioni per il contenimento dei costi.
Ricordo che, il problema principale attuale dell’energia elettrica, non è il rincaro bensì la difficoltà di garantire per il futuro prossimo una fornitura completa e continua a tutti i consumatori. Quindi il miglior sistema per risolvere il problema energetico è il risparmio. Non sono assolutamente contrario a distribuire contributi per i contenimenti eccezionali dei rincari futuri, però questo deve essere effettuato per qualsiasi rincaro, in modo mirato e socialmente sostenibile e individuando i cittadini con difficoltà finanziarie che presentano certi requisiti per essere presi in considerazione. Purtroppo da un po’ di tempo siamo tutti confrontati con rincari su quasi tutti i beni di prima necessità (benzina – gasolio – elettricità – diesel – legno – pellet – gas – alimentari – materie prime – cassa malati - ecc.).
L’elettricità è sicuramente un bene molto prezioso del quale non possiamo più fare a meno e che nei prossimi mesi e forse anni diventerà sempre difficile da reperire. Quindi è opportuno sensibilizzare gli utilizzatori a consumare con parsimonia per far si che il risparmio possa garantire una fornitura continua e accontentare tutti gli utenti. Devolvendo un sussidio a tutti i consumatori per diminuire le tariffe si ottiene l’effetto contrario al principio di risparmio, accelerando la penuria di energia con le gravi conseguenze che tutti possono immaginare (es. centrali atomiche!!).
Il presidente della Commissione federale dell’energia (Elcom) ha appena lanciato un appello alle autorità accusandole di non aver preso sul serio gli avvertimenti degli scorsi anni. Il prossimo inverno in Svizzera potrebbero esserci delle interruzioni nella fornitura di energia elettrica. Il presidente in modo forse un po’ ironico ha consigliato agli svizzeri “di fare scorta di legna e di candele” per il prossimo inverno.
Anche Pro Natura è appena intervenuta pubblicamente denunciando la mancanza di sforzi da parte della Confederazione per il risparmio energetico. A loro avviso l’industria, l’artigianato e le famiglie potrebbero risparmiare circa 1/3 dell’elettricità senza alcun sforzo particolare e senza quasi rendersene conto.
Invece, secondo i “guru” della gestione dell’elettricità della nostra regione, che da decenni se ne occupano, l’unica soluzione per ovviare al problema è lo stanziamento di un contributo a fondo perso da versare alle aziende elettriche di distribuzione (intermediari) per ridurre parzialmente le tariffe dell’energia per il 2023 e molto probabilmente anche per gli anni a venire. Stranamente questa situazione così difficile è presente soltanto nella nostra regione e non nel vicino cantone Ticino. Viene spontaneo chiedersi quale sia il motivo di questa differenza. A mio avviso l’unico vero motivo è la differenza di costo per l’acquisto dell’energia da parte delle aziende di distribuzione che, per la nostra regione viene effettuato da EdM SA, mentre che per il cantone Ticino da AET. Il prezzo offerto da EdM risulta di molto superiore a quello offerto da AET in quanto, quest’ultima possiede una massa critica maggiore e forse pure migliori possibilità di contrattazione sulla borsa dell’energia, rispetto ad EdM. Al momento non entro nei dettagli, peraltro molto complessi, per spiegare come funziona il meccanismo della gestione dell’energia elettrica nel Moesano, probabilmente lo farò in altre sedi e in un’altra occasione, citando fatti, cifre e responsabilità.
A mio avviso in futuro si dovrà rivedere tutto il sistema di gestione dell’energia elettrica nella Mesolcina e Calanca, specialmente per i comuni convenzionati con SES, in primis revocando ad EdM e UCE il mandato loro conferito già da oltre 15 anni.
Per quanto riguarda il credito richiesto auspico che tutti lo respingano, per non creare costi non risolutivi del problema per i cittadini, per non creare una disparità di trattamento tra i consumatori, per non disincentivare il risparmio energetico, per non creare inutili e dannosi balzelli e per non eludere il problema che si presenterà pure anche nei prossimi anni.

Gobbi Giova, già Sindaco di Roveredo

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Chiusa in casa

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mia madre
tagliava e cuciva camicie:
le cose imparate nel giovane sogno
divennero pane, formaggio ed alici.
Mio padre era morto da un anno.
Noi tre portavamo più avanti
una guerra finita.


Vito Maida (poeta soveratese, 1946/2004) 
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