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sabato 20 agosto 2022.
Prendevamo il treno per non essere da meno. La ferrovia in Mesolcina (1907-1972)

Nel xx secolo, la ferrovia ha rappresentato per molte vallate della Svizzera italiana l’avvento della modernità, una promessa di riscatto civile e di benessere economico, diventando un fattore importante dell’identità collettiva. La valle Mesolcina ha inaugurato la sua ferrovia elettrica che collegava Bellinzona con Mesocco nel 1907.

Cinquant’anni fa, nel maggio 1972 – nonostante la forte opposizione della popolazione locale – veniva soppresso il trasporto di viaggiatori tra Bellinzona e Mesocco, affidato ai bus PTT, preludio al completo smantellamento dell’esercizio ferroviario.
Cinquant’anni dopo la chiusura della linea Bellinzona-Mesocco, il Museo Moesano – in collaborazione con l’Archivio a Marca e la Biblioteca regionale moesana – organizza una mostra storica, per illustrare il ruolo e il significato della ferrovia in Mesolcina, il cui ricordo è ancora fortemente presente nella popolazione. La mostra intitolata Prendevamo il treno per non essere da meno è allestita nell’elettromotrice stazionata presso la ditta Fratelli Censi a Grono (vicino al campo sportivo) e sarà inaugurata domenica 28 agosto 2022, alle ore 17:00, con un rinfresco offerto a tutti i presenti. La mostra potrà essere visitata liberamente dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 17 fino al 28 ottobre 2022.
La mostra è completata con alcuni oggetti e documenti originali sulla ferrovia Bellinzona-Mesocco esposti nella sede del Museo Moesano a San Vittore, aperto ogni mercoledì, venerdì e domenica pomeriggio (14-17), fino a domenica 30 ottobre 2022.


La locomotrice 454 della ferrovia Bellinzona-Mesocco sul ponte che attraversa la Calancasca a Grono

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Le radici della violenza: la ricchezza senza lavoro, il piacere senza coscienza, la conoscenza senza carattere, il commercio senza etica, la scienza senza umanità, il culto senza sacrificio, la politica senza principi.

(Mahatma Gandhi)

 
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