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Regionale
martedì 30 agosto 2022.
Inaugurazione della mostra sulla storia della ferrovia Bellinzona-Mesocco
In occasione dei 50 anni dalla soppressione del traffico viaggiatori

PRENDEVAMO IL TRENO PER NON ESSERE DA MENO
La ferrovia in Mesolcina (1907-1972)

Inaugurata domenica 28 agosto a Grono dal Museo Moesano, in collaborazione con l’Archivio a Marca e la Biblioteca regionale moesana, presso la sede della ditta Fratelli Censi, la Mostra storica "50 anni dopo la soppressione del trasporto passeggeri sulla linea Bellinzona-Mesocco"


Il sindaco di Grono Samuele Censi

Dopo il breve saluto del sindaco di Grono Samuele Censi che, letteralmente, giocava in casa, essendo lui stesso uno dei proprietari della ditta, ha preso la parola l’ex co-presidente del Museo Moesano Marco Marcacci che ha illustrato chiaramente le varie fasi della vita della ferrovia mesolcinese dalla nascita alla chiusura definitiva della stessa.


L’ex co-presidente del Museo Moesano Marco Marcacci

Ultima vestigia della BM, la carrozza ferroviaria acquistata e restaurata dalla ditta Censi a proprie spese, e che fa bella mostra di sé nel piazzale della ditta e che ultimamente si è arricchita di una statua in legno rappresentante un ferroviere, il classico controllore, opera dell’artista mesolcinese Giar Lunghi.


L’artista mesolcinese Giar Lunghi


La statua realizzata da Giar Lunghi

La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17, fino al 28 ottobre 2022.

Parallelamente, dal 28 agosto al 30 ottobre 2022, oggetti e documenti relativi alla ferrovia saranno esposti presso la sede del Museo Moesano a San Vittore.


Giuseppe Russomanno
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Chiusa in casa

Chiusa in casa
mia madre
tagliava e cuciva camicie:
le cose imparate nel giovane sogno
divennero pane, formaggio ed alici.
Mio padre era morto da un anno.
Noi tre portavamo più avanti
una guerra finita.


Vito Maida (poeta soveratese, 1946/2004) 
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