sabato 10 settembre 2022.
Costate 26 milioni le Universiadi saltate causa Covid
(ats) Nonostante l’annullamento, le 30esime Universiadi invernali,
che avrebbero dovuto tenersi nella Svizzera centrale e nei Grigioni
lo scorso dicembre, sono costate quasi 26 milioni di franchi. La
più grande competizione polisportiva al mondo dopo le Olimpiadi,
aperta come si intuisce dal nome agli studenti, era stata costretta
a gettare la spugna a causa della pandemia.
Originariamente in calendario a gennaio 2021, l’evento era in un
primo momento stato spostato al dicembre successivo, per la
precisione ai giorni fra l’11 e il 22. Tuttavia, la morsa del
Covid, in particolare la variante Omicron, non aveva dato tregua
agli organizzatori, costringendoli a cancellare del tutto la
manifestazione, alla quale erano iscritti 1600 sportivi di 54
Paesi.
Malgrado l’annullamento, oltre la metà del budget di 42 milioni di
franchi era stato già speso, informano oggi in un comunicato gli
organizzatori. Buona parte dei costi sono stati assunti dalla
Confederazione (10,6 milioni) oltre che dal Cantone e dalla città
di Lucerna (9,9 milioni), che doveva essere il centro dell’evento.
Gare erano previste anche a Lenzerheide (GR) e nei cantoni di Uri,
Obvaldo, Svitto e Zugo.
"È stata trovata una soluzione amichevole con tutti i partner", ha
indicato il consigliere di Stato lucernese Guido Graf, presidente
del comitato organizzativo, in una conferenza stampa. Non ci sono
stati procedimenti legali. Le spese più consistenti (circa 6
milioni) hanno riguardato le assicurazioni, l’IVA e le tasse. Altri
4 milioni sono invece stati investiti nelle sedi dell’evento.
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