martedì 27 settembre 2022.
Italia - Urne chiuse e risultati chiari: giornalisti e opinionisti all’attacco dei vincitori
Il 25 settembre si sono svolte le elezioni politiche italiane per il rinnovo del parlamento con un risultato, del resto già preannunciato dai vari sondaggisti, che ha visto trionfare il centrodestra di Salvini, Meloni e Berlusconi.
25 settembre fine del tormentone che ha focalizzato l’attenzione di milioni di italiani e tormentato i sogni e i sonni dei vari personaggi che da queste votazioni speravano di trarre qualche giovamento o, almeno, di uscirne senza troppi danni. Pensavo che una volta conosciuti i risultati, giornalisti e opinionisti di ogni tendenza si sarebbero acquietati rivolgendo la loro attenzione anche ad altri argomenti più pressanti come per esempio la guerra in Ucraina, le altre guerre purtroppo non rivestono la stessa importanza, e invece no!
Molti giornalisti, non i politici che dovranno fare le valigie, offesi per i risultati disastrosi dei loro partiti di riferimento si stanno scagliando contro i vincitori, colpevoli di essere fascisti ma soprattutto di aver vinto, accusandoli di ogni nefandezza e pretendendo quasi di sottoporli ad analisi di laboratorio con la speranza di trovare qualche gene corrotto nel loro sangue!
Intellettuali famosi di sinistra come il filosofo Massimo Cacciari o il giornalista e scrittore Tommaso Cerno, da tempo stanno cercando di far capire ai loro compagni di partito che è ora di smetterla di gridare al fascismo e di accettare democraticamente le sconfitte senza delegittimare gli avversari politici come hanno fatto per anni con il fondatore del centrodestra.
Democrazia vuole che chi vince governa e chi perde passa all’opposizione in un gioco di alternanza salutare sia per i vincitori che per i vinti e soprattutto per i cittadini che meritano di avere il meglio da tutti i contendenti!
Ecco, questo è lo spirito della democrazia: riconoscere le qualità dell’avversario, che non è un nemico da abbattere, e aiutarlo, facendo un’opposizione seria e attenta, a non sbagliare per il benessere collettivo!
Tale modo di fare politica indurrà l’avversario ad agire nello stesso modo quando toccherà a lui di stare all’opposizione!
Giuseppe Russomanno
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