martedì 27 settembre 2022.
Cronistoria delle candidature per il nuovo esecutivo di Roveredo
Dopo aver appreso di diverse lamentele, critiche e delusioni riguardo alle liste inoltrate per le
elezioni dell’esecutivo del prossimo quadriennio 2023-2026, mi sembra doveroso per trasparenza e
chiarezza, informare i cittadini sulle dinamiche che hanno portato alla formazione delle due distinte
fazioni in lizza per ottenere seggi nel Municipio, nella Commissione di Gestione e per la carica di
Sindaco.
All’inizio dell’estate scorsa, dopo diverse sollecitazioni da parte di amici e cittadini comuni, avevo
deciso di candidare sia per la carica di Municipale sia per la carica di Sindaco. Ad inizio settembre,
all’apertura delle candidature ufficiali, sono stato informato dell’intenzione di alcuni futuri
candidati di formare una lista unica che rappresentasse tutte le forze politiche di Roveredo (Liberali
– Conservatori – UDC – Rorè Viva – Socialisti – Rorè Etica – Indipendenti). A quel punto ho
rinunciato alla mia candidatura ed ho iniziato a contattare alcuni interessati per una di queste
cariche. Il primo da me interpellato, aiutato da Aurelio Troger e probabilmente a mia insaputa da
altre persone, è stato l’avv. Gianpiero Raveglia, il quale dopo diversi giorni di insistente lavoro di
persuasione ha finalmente deciso di candidarsi quale Sindaco. Naturalmente era sottinteso che si
presentasse una lista unica composta da candidati in rappresentanza di tutte le forze politiche
interessate del paese. Dopo pochi giorni ho appreso che Raveglia, dopo un colloquio con il dr.
Renzo Rigotti (movimento Rorè Viva) e dopo aver partecipato ad una riunione del partito Liberale
aveva aderito ad una lista già completata nella quale figuravano altri due esponenti Liberali (Lunghi
Auro e Cavallini Decio), un esponente di Rorè Viva (Cadlini Giovanni) ed un esponente ex
Socialista (Giudicetti Simone). I promotori di questa coalizione “Liberale/Rorè Viva” sono: Duca
Giovanni (Liberale), Rigotti Renzo e Togni Daniele (Roré Viva).
Viste queste premesse, il minimo che si può pretendere in democrazia è che alla pretestuosa lista
civica unica (6535Insieme) dovesse essere contrapposta una valida alternativa, per evitare una
elezione tacita, anche se purtroppo l’operazione sembrava già ampiamente pilotata.
A quel punto non rimaneva altro che formare un’altra lista che includesse esponenti UDC,
Conservatori e Indipendenti, al fine di evitare un’altra maggioranza come l’attuale precostruita a
tavolino nel 2018. All’ultima ora ho appreso che i presunti “leader” del movimento Roré Viva, di
comune accordo con i Liberali, si sono categoricamente opposti ad una candidatura dei loro attuali
Municipali, Lussana e Da Rocha Pinto e dell’ex Sindaco Schenini. La contropartita era che, anche
gli altri Municipali Liberali, Ivano Boldini e Juri Ponzio, rinunciassero a candidare, come è poi
avvenuto.
Era così semplice presentare una lista civica che rappresentasse tutte le forze politiche, invece
alcune “brave persone” (come le definisce il Commissario Claudio Lardi) hanno preferito sfidare la
sorte proponendo candidati di un solo partito e di due movimenti, stranamente sostenuti da ex
militanti di alcuni partiti storici al fine di far apparire agli elettori una presunta condivisione.
Chiaramente si è persa una grande occasione per risolvere definitivamente la crisi politica di
Roveredo, peggiorando probabilmente la situazione con conseguenze facilmente immaginabili.
Naturalmente questo modo di agire lascia dell’amaro in bocca a molte persone le quali, se non elette
molto probabilmente, continueranno un’incessante opposizione politica con le conseguenze simili a
quelle degli scorsi due anni.
Per la diaspora di Roveredo il “bastian contrario” Gobbi Giova
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