giovedì 13 ottobre 2022.
Lettera aperta a Gianpiero Raveglia
di Luca Bonanomi
Caro Gianpiero,
ho appena letto il tuo articolo apparso ora su Il Moesano e devo purtroppo dire che è molto contraddittorio ed ambiguo.
Mi limito ad elencare le contraddizioni più appariscenti: affermi che la campagna elettorale deve essere improntata alla correttezza reciproca e vanno evitate ingerenze esterne non richieste, ma poi ti lasci andare ad un attacco nei confronti della "parte avversa" rea a tuo dire di cercare la bagarre, tralasciando di esprimerti sulle uniche vere ingerenze esterne (richieste?), ovvero quelle del commissario Lardi che, in contraddizione (a sua volta) col suo ruolo di mediatore (definito dal decreto cantonale con cui è stato nominato) continua ad intromettersi nella campagna elettorale a favore della maggioranza uscente. Come mai, Gianpiero, tutta questa benevolenza nei suoi confronti?
Prosegui sostenendo, a giusta ragione, che "per ristabilire un clima di fiducia, passo dopo passo, la priorità maggiore è ricreare un’amministrazione comunale efficiente e vicina alla cittadinanza, che sappia assolvere ai suoi compiti con competenza e celerità". Perché allora ti scagli contro coloro che tramite lettera aperta al Governo cantonale, chiedono esattamente la stessa cosa? Come mai, Gianpiero, tutta questa indulgenza nei confronti dell’attuale maggioranza ed in particolare verso i responsabili delle decisioni scellerate e deleterie che hanno provocato l’attuale sfacelo dell’amministrazione comunale? Forse perché i due principali responsabili figurano tra i proponenti della tua lista?
Ed ecco la terza contraddizione: sostieni che lo scopo della lista di concordanza sia quello di presentare dei candidati nuovi, non legati alla presente e alle passate legislature turbolente. Come sarebbe a dire non legati, se tra i proponenti della tua lista figurano tutti i responsabili dei disastri della legislatura in corso a partire dai due municipali dell’attuale maggioranza?
Per finire affermi che “nel campo avverso si cerchi la bagarre, sollevando in modo clamoroso questioni delicate (licenziamenti), che andrebbero valutate nelle dovute sedi, con conoscenza di causa e nel rispetto dell’obbligo di discrezione" e che ciò venga "fatto cercando di forzare la mano a propri candidati che poi sono obbligati a far pubblicare smentite ufficiali". Vorrei ricordarti, che durante questa legislatura i licenziamenti o allontanamenti forzati hanno toccato ben 7 persone, ovvero la metà dei dipendenti dell’amministrazione, persone che professionalmente e umanamente non meritavano di diventare oggetto di un perverso gioco di potere come invece avvenuto. Perché non dar voce anche a queste persone permettendo loro di dare la loro versione dei fatti su quanto accaduto? Come mai tutta questa reticenza a parlare di questo argomento? Dipende forse dal fatto che alcuni tra i proponenti della tua lista, nonché membri in carica del Municipio e della Commissione della Gestione sono i principali responsabili di quanto accaduto?
Quanto alle smentite obbligate, non mi risulta che alcun candidato di Civica Rorè ne abbia pubblicate. Semmai la smentita è stata fatta da uno dei due candidati UDC (nonché, come te, membro del Patriziato) per la Commissione della Gestione, mentre l’altro non ha smentito proprio niente. Questo potrebbe dunque far pensare che sia la smentita in questione, sia questa tua presa di posizione siano dovute più ai buoni rapporti che corrono attualmente tra Comune e Patriziato che al merito della questione.
Peccato Gianpiero, ti stimo e credo saresti un ottimo sindaco, ma avallare e far passare sotto silenzio tutto quanto successo durante questa legislatura in nome di una presunta volontà di voltare pagina non mi sembra una buona partenza.
|