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Regionale
domenica 30 ottobre 2022.
L’importanza della golena di San Vittore per la biodiversità
di Lino Succetti

L’inizio della “nuova” golena di San Vittore in vicinanza del ponte sulla Moesa all’imbocco della galleria autostradale di San Fedele, parte centrale della circonvallazione di Roveredo

L’interessante visita guidata alla nuova golena oltre i secolari argini della riva destra del fiume Moesa, intervento reso possibile dalle sistemazioni territoriali di compenso per le vaste zone del vecchio “Pascol Grand” occupate dall’autostrada e dalle sue relative infrastrutture, è stata condotta domenica pomeriggio, organizzata dal Museo Moesano per la chiusura museale 2022, con numerose informazioni per i partecipanti accorsi in buon numero, da Moreno Bianchi, Lorenzo Schmid, Dario e Marco Somaini.
Durante la visita, oltre alle peculiarità geologiche e storiche (le golene, un tempo molto frequenti sul territorio sono state progressivamente sottratte alla naturale e lenta azione delle acque attraverso l’arginatura e la rettificazione di fiumi e torrenti), si è particolarmente sottolineata l’importanza della “nuova” golena, oltre quella naturale se pur in parte infestata da piante invasive sulla sponda sinistra del fiume in zona “Bassa”.
Il nuovo tratto “artificiale” è caratterizzato, a differenza del fiume completamente arginato lungo il lato destro, da differenti dinamiche e rallentamento di corrente e relativo sistema dinamico di habitat per numerose specie animali, specialmente quella più numerosa e variegata degli insetti, molto importanti per l’impollinazione. Queste ed ulteriori peculiarità, come l’importante miglioramento della falda freatica e del relativo humus, si traducono in una ricchezza biologica fuori dal comune e rappresentano inoltre il crocevia del reticolo alimentare specialmente per insetti, anfibi, pesci, uccelli, ecc. Una delle caratteristiche delle zone golenali è infatti la distribuzione spaziale di comunità vegetali particolari grazie alla presenza d’acqua priva di forte corrente. Le golene ospitano così, grazie alla loro vegetazione morbida, con vegetazione pioniera e boschetti a legno tenero, un patrimonio genetico di altissimo valore con effetti altamente positivi sulle dinamiiche idriche, su flora e fauna, rispetto ad un alveo incanalato, per lo più rettilineo e dal percorso più breve e di conseguenza più veloce delle acque.
La “nuova” golena di San Vittore, essendo anche costeggiata da comode strade di campagna, malgrado la prossimità con l’autostrada, risulta una zona che permette di essere pure utilizzata da qualsiasi utente indipendentemente dall’età del fruitore e dall’attività di svago, quale zona di prossimità caratterizzata dalla mobilità lenta.


Dall’app swisstopo due immagini dall’alto della zona golenale di San Vittore, quella storica in bianco e nero del 1938 e quella a colori del 2021 con la “nuova” zona golenale aggiunta oltre i secolari argini sulla destra della Moesa


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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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