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Cultura
venerdì 11 novembre 2022.
Parlamento: Asini, muli e bardotti devono poter vivere con i loro simili

(ats) Asini, muli e bardotti devono poter vivere a contatto con i loro simili. Il Consiglio federale propone al plenum di accogliere una mozione di Anna Giacometti (PLR/GR) che chiede di adeguare in tal senso l’ordinanza sulla protezione degli animali.

Attualmente l’ordinanza non distingue i cavalli ("equus caballus") dagli asini ("equus asinus"), dai muli (un incrocio tra il maschio dell’asino e la femmina del cavallo ndr) e dai bardotti (un incrocio tra la femmina dell’asino e un cavallo stallone ndr).

Secondo l’autrice della mozione, è indiscutibile che asini e cavalli differiscano sul piano morfologico, fisiologico e, soprattutto, compartimentale. I cavalli non possono perciò essere dei partner sociali per asini, muli e bardotti e viceversa.

Giacometti spiega anche che asini, muli e bardotti necessitano di regole particolari per la detenzione: gli asini, per esempio, sono molto sensibili al freddo e all’umidità poiché, a differenza dei cavalli, il loro mantello non è idrorepellente. Devono quindi poter accedere in qualsiasi momento a un riparo, indipendentemente dal tempo che trascorrono all’aperto.

Nella sua risposta odierna, il Consiglio federale raccomanda di accogliere l’atto parlamentare, relativamente all’aspetto del contatto sociale di asini, muli e bardotti con i loro simili. Secondo il Governo, invece, le altre esigenze, quali un accesso permanente a un riparo/area asciutta e a controlli sanitari regolari, sono invece già soddisfatte dall’ordinanza.

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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