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Politica
domenica 11 dicembre 2022.
Elisabeth Baume-Schneider da vicino
di Nicoletta Noi-Togni

Il 24 dicembre avrà 59 anni, i suoi capelli sono piu’ bianchi che grigi, gli occhi espressivi, il viso atteggiato al sorriso. Si muove rapida e da quando ha afferrato prontamente la mano alzata troppo presto dal collega Rösti - come lei appena votato dall’Assemblea federale – nell’atto del Giuramento, sappiamo anche che è dotata di riflessi prontissimi.

Chi ha lavorato con lei dice che Elisabeth Baume-Schneider fa parte di quella nuova generazione di politici che si discostano dal profilo distaccato e dalla mimica immobile dei politici vecchio stampo (che possono anche essere giovani anagraficamente!) perché, anche rivestendo una carica importante sa essere allegra, vicina, spontanea e soprattutto autentica. Sa insomma essere sé stessa, una persona che ascolta, chiede, approfondisce, si interessa. Che ama fare dello “spirito”, far ridere o donare allegrezza a chi le sta vicino.
Queste capacità, unite alla competenza politica ed alla conoscenza della materia – dice, sempre chi ha lavorato con lei nell’Esecutivo giurassiano – sono ideali anche per una Consigliera federale. Una risposta a chi ha detto ai microfoni della RSI subito dopo l’elezione “dovrà dimostrare di non sapere solo far ridere” ed anche una risposta a coloro che credono che per attuare una politica giovane, moderna, aperta ed in sintonia con il mondo in cui viviamo l’età anagrafica e le chiome nere o bionde siano determinanti.
Non dimentichiamo inoltre che Elisabeth Baume-Schneider, proviene da un cantone che ha dovuto lottare aspramente per difendere la sua indipendenza, che è stato capace di dimostrare, dissentendo, la sua forza alla Svizzera. E che ha vinto. Non dimentichiamo neppure che, proprio in questo cantone le donne si sono ribellate alle ineguaglianze sul posto di lavoro. Lo sciopero delle donne iniziato nel 1991 e che in Svizzera ogni 14 giugno porta fiumane di donne e uomini sulle piazze delle città ha avuto inizio proprio nel Giura, da operaie e attivisti dell’industria orologiera. Che la nuova Consigliera federale abbia ricavato forza e resilienza dal suo vissuto politico giurassiano sembra cosi ovvio. Senza dimenticare cio’ che deve aver attinto anche dal mondo contadino che la circonda. E dalle sue pecore dal naso nero.

PS: mi congratulero’ con la nuova Consigliera federale spiegandole anche che i territori italofoni in Svizzera non sono solo quelli ticinesi. Credo che imparerà subito.

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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