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Regionale
domenica 18 dicembre 2022.
Pompieri Bassa Mesolcina finalmente una casa!

Dopo quasi vent’anni di discussioni e trattative è stato dato il via alla costruzione, con la posa simbolica della prima pietra, della caserma che accoglierà uomini e mezzi del corpo pompieri della bassa Mesolcina.



Il presidente della Corporazione dei comuni CPBM Moreno Lussana, il segretario Tiziano Marcionelli, l’architetto Domenico Cattaneo, l’ingegnere Pierre Negrini e il comandante del Corpo Pompieri Giovanni Cadlini hanno illustrato, nella conferenza di venerdì 16 dicembre presso la sala del CRS, in modo dettagliato il progetto e le varie fasi che hanno portato finalmente all’attuazione dello stesso. Un investimento di 3.5 milioni di franchi ripartito tra i comuni di Cama, Grono, Roveredo e San Vittore per una struttura che permetterà ai nostri militi, che operano in via volontaria, di poter gestire al meglio tutte le attività inerenti il loro prezioso lavoro in difesa del territorio e delle comunità che lo abitano.


Comandante e vice comandante del CPBM

La struttura prevede la costruzione di un deposito per i veicoli e l’attrezzatura necessaria, di uffici con sala riunioni e servizi e la realizzazione di una torre di addestramento alta 22 metri che servirà anche ai militi provenienti da altre zone.
Era ora che anche i nostri pompieri potessero avere strutture degne del lavoro che svolgono. Un lavoro che spesso viene sottovalutato ma al quale bisognerà dare l’importanza e i mezzi che servono se si vuole che nei momenti cruciali possano intervenire nel migliore dei modi!
Attualmente gli interventi hanno un ritmo quasi settimanale e l’effettivo è di circa quaranta unità, numero che evidentemente non basta per assicurare interventi rapidi e continuativi in caso di emergenza!
A quando un corpo pompieri di professionisti?


Posa della prima pietra

Giuseppe Russomanno
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Chiusa in casa

Chiusa in casa
mia madre
tagliava e cuciva camicie:
le cose imparate nel giovane sogno
divennero pane, formaggio ed alici.
Mio padre era morto da un anno.
Noi tre portavamo più avanti
una guerra finita.


Vito Maida (poeta soveratese, 1946/2004) 
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