giovedì 16 marzo 2023.
A proposito dell’adeguamento AVS negato
di Marco Tognola, Roveredo
Leggo sempre con piacere i contributi di Paolo Annoni, compreso quello più recente in cui critica, definendola “a dir poco vergognosa”, la decisione della Berna federale di negare l’adeguamento dell’AVS al rincaro. Giustamente viene ricordato come ad essere penalizzati siano quelle generazioni che, “con tanti sacrifici”, hanno costruito le solide basi sulle quali si è formato e consolidato il benessere della Svizzera.
Tutto bene, dunque? In grandi linee certamente sì. Anche se qualche precisazione mi sembra doverosa. In particolare riguardo al fatto di addossare la colpa del misfatto a tutti, indistintamente.
Nel caso concreto:
a) il Consiglio federale era contrario alla proposta di adeguamento delle rendite di vecchiaia, ma ha dovuto accettarla e quindi proporla a seguito di una mozione parlamentare;
b) tra le forze politiche erano favorevoli i Socialisti, il Centro e i Verdi, contrarie l’UDC, i Liberali e i Verdi Liberali;
c) per quanto riguarda i rappresentanti grigionesi, al Consiglio nazionale hanno votato a favore Sandra Locher Benguerel e Jon Pult (PS), contro Magdalena Martullo Blocher (UDC) e Anna Giacometti (PLR), Martin Candinas (Centro) non vota in quanto presidente, mentre al Consiglio degli Stati ha votato a favore Stefan Engler (Centro) e contro Martin Schmid (PLR).
Riassumendo, la decisione vergognosa presa va biasimata. Attenti però a non fare di ogni erba un fascio. Perché questo scempio è frutto di chiare scelte politiche e i responsabili hanno tanto di nome e cognome. Per noi cittadini elettori grigionesi è un dettaglio nient’affatto trascurabile, un pro memoria in vista delle elezioni federali d’ottobre.
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