• 17543 "Doctor’s Kitchen Talk"
  • 17379 Tagliatore di pizza ... 7200 franchi all’ora!!!
Editoriale
mercoledì 12 aprile 2023.
CHI CI PAGA? Dubbi su un subdolo sfruttamento
di Teresio Bianchessi

Quanto è cambiato il nostro modo di vivere anche nelle piccole incombenze quotidiane, così tanto che a volte si fatica non solo a tenere il passo, ma anche a capire se la nostra vita sia cambiata in meglio o in peggio.

Il dubbio, mentre operavo in Home banking, ha fatto riaffiorare ricordi lontani di quando si andava “dall’Impiegato di banca” (personaggio di rispetto ai tempi) che scrupolosamente controllava il nostro saldo per spedirci poi allo sportello del cassiere che, rapido nella conta, ci consegnava il malloppo richiesto; alla fine ringraziavamo, salutavamo.
Oggi l’Home banking, informale, nessun contatto, siamo noi impiegato, cassiere, consulente, gestori dei nostri dati, del nostro profilo, noi che facciamo il lavoro della banca ed eccolo improvviso il tarlo che mi frullava in testa: …Chi ci paga per il lavoro che svolgiamo, diciamo per “conto terzi?”.
“Terzi” che intanto han chiuso filiali e lasciato a casa tanti lavoratori.
Immediata e conseguente una seconda riflessione: …A chi mai è stato detto… guardi poiché lei ci leva un sacco di lavoro le riconosciamo…le riduciamo…
La finzione naturalmente calza anche per il Supermercato quando pesiamo, prezziamo e con il palmare ci facciamo da soli il conto, azzerando a loro costi di commesso e cassiera; anche in questo caso ci è mai stato detto: …Visto che lei usa questo sistema le faccio risparmiare un %..; nell’ l’e-commerce addirittura anticipiamo anche il pagamento.
Stendo un velo pietoso quando da utenti abbiamo una questione da risolvere, ci interfacciano con un “Tutor virtuale” che ha in memoria tutte le risposte che non ci servono e alla nostra specifica risponde: …mi spiace non sono in grado di risponderti…fammi un’altra domanda… e riparte il disco.
Terribile l’ultimo tentativo quando il “Tutor”, al quale avevo chiesto di mettermi in contatto con un operatore, così mi ha risposto:
“Prima di parlare con gli umani perché non provi a chiedere a me?”.
Non ho sbagliato a trascrivere: “gli umani!”. Non trovate la risposta irriguardosa e nello stesso tempo inquietante? Intelligenza artificiale al posto del nostro cervello?
Anche in questo caso chi ci paga per l’ansia, per il tempo che perdiamo?
Purtroppo siamo passivi, forse succubi, di più, plagiati a tal punto dal “Sistema” da confondere queste “gratuite servitù” come concessioni di “modus operandi privilegiati”.
Quali sono i vantaggi di questi “privilegi”?
Fatico a rispondere, non sono economista, sono avanti negli anni, ma di certo ancora lucido nel capire anche gli imbrogli degli sconti che scadono tutte le domeniche e si rinnovano prontamente il lunedì; altra trappola perché di certo non è il consumatore a decidere a monte il prezzo di vendita.
Accade intanto che per tante famiglie sbarcare il lunario è diventato sempre più faticoso e fra gli aumenti di quest’inverno cito quello emblematico del pellet che acquistavo l’anno prima a € 4,90, quest’anno a € 10,90, mi han detto per colpa dell’aumento del gas!
Capisco possa esserci stata una maggiore richiesta ma sicuramente non tale da giustificare il raddoppio del prezzo, come possiamo quindi chiamare questi rincari se non con il loro nome: selvaggia speculazione.
Alla fine della riflessione ho l’amaro in bocca, la battaglia è impari e per chi non può l’unica soluzione, purtroppo, è patire, tirare letteralmente la cinghia.

top
È domenica

È domenica
e scendo queste scale,
e come un cane fiuto a queste porte
il solito, indistinto cucinìo condominiale.
Porto con me, ancora non so dove,
un giorno rosso della settimana,
forse un Natale,
con mia madre che gira il suo ragù
e le campane così forti e vive
che ogni casa sembrava un campanile.


Vito Maida (poeta soveratese, 1946/2004) 
Sponsors