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Fuori regione
giovedì 18 maggio 2023.
Gigioni: 4 sistemi controllano movimento montagna sopra Brienz/Brinzauls»

(ats) Secondo gli esperti, la montagna che si appresta a franare sopra il villaggio di Brienz/Brinzauls (GR), ormai completamente evacuato, è quella meglio monitorata della Svizzera. Quattro diversi sistemi e 90 punti di misurazione controllano costantemente, con precisione millimetrica, gli spostamenti del pendio in movimento.

Attualmente, lo scivolamento della parte critica del pendio, denominata "Isola", è di 20 centimetri al giorno. È quanto ha spiegato oggi a Coira Stefan Schneider, responsabile del dispositivo del servizio di allerta installato a Brienz/Brinzauls, in occasione della presentazione ai media delle misure di monitoraggio. "Le precipitazioni attuali sono un fattore di accelerazione della frana, ma non quello principale", ha sostenuto il geologo.

In questo momento i modelli di previsione prevedono un distacco nell’arco di tempo fra i 3 e 20 giorni. Gli esperti ritengono che la frana raggiungerà i due milioni di metri cubi di roccia, una massa che corrisponde al volume di 2’000 case unifamiliari. La zona di "Isola", un’area di circa 100 metri per 150 metri, dovrebbe staccarsi circa a 20 metri di profondità sul fianco della montagna. Non è chiaro se ciò avverrà in una volta oppure sotto forma di un lento e costante flusso di detriti.

Squadra di geologi in massima allerta

Il servizio di allerta precoce del Comune di Albula/Alvra, di cui fa parte il paesino di Brienz/Brinzauls, sta monitorando da tempo i movimenti della frana soprastante e fornisce assistenza e consulenza allo stato maggiore di condotta comunale. Immediatamente prima del distacco, il piano prevede la chiusura di diverse strade e quella della linea ferroviaria dell’Albula. Durante questo periodo, la valle dell’Albula sarà accessibile solo attraverso le deviazioni di Davos e dell’Engadina.

Un team di cinque geologi, guidati da Schneider, ha assunto la responsabilità del monitoraggio del pendio della frana. Nella giornata di oggi il gruppo è al massimo livello di allerta. Gli specialisti valutano giornalmente e manualmente i dati dei quattro sistemi di monitoraggio. "Si tratta di un modello matematico, ma bisogna valutare i risultati in modo attento e critico", ha spiegato Schneider. Per i geologi, ha detto, il fattore centrale non è la velocità assoluta del franamento, bensì il modo in cui la velocità accelera.

Telecamere, radar, GPS e stazioni totali

In questo momento vengono utilizzate quattro diverse tecnologie. Un geo-radar controlla il movimento del pendio montuoso sull’intera area. Un tachimetro, situato nel villaggio, misura il movimento dei punti di riflessione posti sulla montagna. Altri dati sono forniti dalle stazioni GPS. Infine, due telecamere ad alta risoluzione sono puntate sul fianco della montagna che minaccia di precipitare sopra il villaggio di 84 abitanti.

Per garantire la sicurezza della strada, è inoltre stato installato un radar che intercetta la caduta massi e che chiude automaticamente la carreggiata. Si tratta dell’unica misura automatizzata predisposta nella zona di Brienz/Brinzauls, ha spiegato Schneider. Tutte le altre decisioni vengono prese dall’uomo.

Oltre al team di geologi e allo stato maggiore di condotta comunale, nelle operazioni sono coinvolti anche esperti del Cantone.

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È domenica

È domenica
e scendo queste scale,
e come un cane fiuto a queste porte
il solito, indistinto cucinìo condominiale.
Porto con me, ancora non so dove,
un giorno rosso della settimana,
forse un Natale,
con mia madre che gira il suo ragù
e le campane così forti e vive
che ogni casa sembrava un campanile.


Vito Maida (poeta soveratese, 1946/2004) 
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