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Editoriale
venerdì 26 maggio 2023.
Tra Sovranità e Sovranismo

L’istituzione dei confini territoriali e della proprietà sono stati due degli elementi della nascita della sovranità.
La sovranità che ha origini antiche, è un concetto inerente il potere supremo e indiscusso di governare un territorio e la sua popolazione.
Con l’avvento della democrazia, la sovranità è passata al popolo, che la esercita tramite i propri rappresentanti.
Il sovranismo, invece, è un movimento politico che promuove la valorizzazione della sovranità nazionale, intesa come la capacità di decidere autonomamente le politiche interne ed estere di uno Stato.

Il concetto di sovranità nazionale è un elemento importante delle moderne democrazie, ma il sovranismo in senso stretto ha una visione politica più radicale e nazionalista, che spesso si trova in conflitto con le tendenze di globalizzazione e interdipendenza del mondo attuale.
In genere, i movimenti sovranisti si contrappongono ai gruppi politici ed economici considerati troppo legati ai poteri nascosti internazionali poco attenti ai bisogni dei cittadini comuni.
A dire il vero non tutti i movimenti politici che promuovono la sovranità nazionale possono essere considerati sovranisti. Ad esempio, molti partiti di centro-destra e di centro-sinistra sostengono il principio della sovranità, ma cercano di conciliarlo con una visione più aperta e cosmopolita del mondo.
Comunque, con la crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni europee e non, il sovranismo sta diventando un tema politico scottante.
Ma possiamo considerarci tutti sovranisti?
In alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, il sovranismo ha una dimensione tradizionale e nazionalista, legata alla difesa della Costituzione e della sovranità degli Stati federati. In altri Paesi, il sovranismo viene associato di solito a movimenti anche recenti, che hanno fatto della lotta contro l’immigrazione e l’Europa il proprio cavallo di battaglia.

Tempi duri, viene da dire, se pensiamo al fatto che la discussione sarà sempre più infuocata in un mondo sempre più globale e in rapido cambiamento.


Giuseppe Russomanno
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“Il soldato prega più di tutti gli altri per la pace, perché è lui che deve patire e portare le ferite e le cicatrici più profonde della guerra.”

Douglas Macarthur

 
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