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Regionale
mercoledì 31 maggio 2023.
Crisi energetica nel Moesano: Romano Albertalli commenta
di Romano Albertalli

Romano Albertalli, co-fondatore nel 2004 di Energia del Moesano SA (EdM), suo amministratore fino al 2017 e presidente del Comitato di Amministrazione fino alle sue dimissioni dal CdA presentate e accettate dall’assemblea del 15 giugno 2018, esprime le sue preoccupazioni a proposito dell’intenzione ventilata da alcuni azionisti e in particolare del Municipio di Roveredo di chiedere lo scioglimento di EdM.

Colpo di testa con conseguenze imprevedibili
EdM o meglio Energia del Moesano SA è stata costituita nel 2004. Ho partecipato attivamente alla creazione di questa società e l’ho diretta quale amministratore sino all’inizio del 2017 e quale presidente del Consiglio di amministrazione (CdA) sino a giugno 2018. Già per questo mi sento legittimato, di commentare le voci che da alcune settimane circolano fra le Autorità politiche e negli ambienti dell’economia energetica del Moesano.

EdM fu costituita con un capitale sociale di CHF 200’000 che esiste tuttora. Per la liberazione delle 400 azioni, la ripartizione fra i Comuni del Moesano avvenne secondo criteri oggettivi, tenendo conto dell’importanza dei Comuni nel contesto dell’economia energetica.

Prezzi dell’energia elettrica concorrenziali e dividendi eccezionali
Lo scopo principale di EdM è quella di valorizzare l’energetica regionale e di garantire un vantaggioso approvvigionamento energetico del Moesano. In effetti, sino al 2022 gli utenti del Moesano hanno beneficiato di condizioni migliori di quelli in vigore nel vicino Ticino. Nel contesto dell’acquisto dell’energia complementare, EdM ha gestito anche le energie di concessione. Grazie a quest’operazione congiunta dal 2019 è stato possibile far risparmiare ai Comuni concedenti non indifferenti costi di rete.

Energia del Moesano SA si occupa pure dell’impiego, rispettivamente della vendita, delle energie di partecipazione dei Comuni provenienti dalle Officine Idroelettriche di Mesolcina SA (OIM) e dall’Elettricità Industriale SA (ELIN). Grazie alle procedure seguite da EdM per l’ottenimento dei premi di mercato, negli ultimi anni i Comuni con partecipazione alla ELIN hanno beneficiato di un contributo di circa di un milione di franchi svizzeri.

Un ulteriore importante traguardo raggiunto da EdM è stato l’acquisto da EGL e dalle OIM della linea a media tensione che dalla sottostazione del Sassello (Comune di San Vittore) va fino alla cabina A13 Benabbia all’entrata del Comune di Mesocco.

Dal 2006 sino al 2020 EdM ha elargito ai suoi azionisti (Comuni del Moesano) un dividendo e super dividendo di complessivamente il 10% del capitale azionario. Negli ultimi quindici anni la società ha quindi distribuito agli azionisti ben oltre 300’000 CHF. Una remunerazione del capitale veramente eccezionale.

Mercato dell’energia elettrica su e giù
L’andamento della borsa europea per l’energia elettrica, che costituisce pure la base per i prezzi in Svizzera, negli ultimi anni è stato molto instabile. Nel marzo 2020 i prezzi hanno toccato minimi storici (43 CHF/MWh). Da aprile 2020 sino a aprile 2021 si è registrato un leggero, graduale aumento dei prezzi. In aprile 2021 il prezzo per un MWh aveva raggiunto 55 CHF/MWh. In seguito si è assistito a una spirale di aumenti accelerata, raggiungendo nel mese di agosto del 2022 il tetto massimo di 1’043 CHF/MWh. Oggi il prezzo dell’energia con il profilo EdM per le forniture nel 2024 si aggira a 130 CHF/MWh.

I prezzi bassi nel 2020 suscitavano grosse preoccupazioni fra i Comuni con energia di partecipazione dell’ELIN, in quanto i prezzi di vendita coprivano i costi di produzione solo per circa un terzo. Per contro gli straordinari aumenti del costo dell’energia elettrica nel 2021/22 si sono trasformati in sostanziosi adeguamenti delle tariffe per gli utenti finali. Le attuali tariffe hanno superato il limite della sopportabilità. Sembra che EdM nell’acquisto dell’energia elettrica necessaria per coprire il fabbisogno del suo comprensorio per gli anni 2023, 2024 e 2025 sia incorsa in valutazioni errate. Premesso che in ambito borsistico e del mercato dell’energia elettrica, con il senno di poi è facile criticare, se nella politica di acquisto dell’energia elettrica sono state valutazioni errate, oltre alla direzione, responsabile è anche il CdA e in modo particolare il presidente che in agosto del 2022 ha rassegnato le sue dimissioni.

Chiedere lo scioglimento di EdM sarebbe una proposta irragionevole
La presunta precipitosa decisione del Municipio di Roveredo contrasterebbe decisamente con le dichiarazioni d’inizio mandato del sindaco con le quali egli sottolineava le sue esperienze e le sue qualità di mediatore. Reagendo in modo incomprensibile, precipitoso e del tutto irragionevolmente ad una decisione presa dal Consiglio di amministrazione di EdM, il Municipio di Roveredo chiederebbe in modo formale, tra le altre cose, anche lo scioglimento di EdM.

L’Azienda Elettrica Ticinese (AET) è una società elettrica affermata a livello Svizzero. Per la fornitura dell’energia complementare e la vendita delle energie di partecipazioni, nonché per altri servizi, dal 2011 EdM fa capo a questa società. Oltre ai servizi professionali e prezzi concorrenziali offerti, questa collaborazione è anche dovuta alla vicinanza, sia per mentalità che per la lingua.

A mio modo di vedere è invece inconcepibile voler affidare ad AET, con la quale abbiamo dei così stretti rapporti commerciali, anche la gestione di EdM. Per difendere gli interessi dell’economia energetica elettrica del Moesano e mantenere e sviluppare il “know-how” è indispensabile basarsi su proprie strutture.

Invece di chiedere la revoca di alcuni membri del CdA e addirittura lo scioglimento della società, gli azionisti dovrebbero pretendere dal CdA che incarichi degli esperti in materia con la verifica e l’analisi dell’organizzazione e della politica d’acquisto praticata di EdM negli anni 2020/2022. In questo modo si creerebbero le permesse, affinché in futuro sia garantito che gli acquisti vengano fatti ancora di più nell’interesse dell’utenza nel Moesano.

Anche nell’ottica dell’imminente riversione degli impianti idroelettrici della Calancasca AG, EdM costituisce il veicolo idoneo per concretizzare le aspettative dei Comuni concedenti e di tutta la regione. Di conseguenza non si deve pensare al suo scioglimento, bensì ad un suo rafforzamento.

Mi auguro vivamente che il Municipio di Roveredo a tutela degli interessi dei propri cittadini e di quelli di tutto il Moesano, abbia un ripensamento.

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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