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Politica
mercoledì 21 giugno 2023.
Dopo il Sì alla legge divoratrice di elettricità: ora non ci devono essere divieti!
di Marco Chiesa, Consigliere agli Stati e Presidente UDC Svizzera

I sostenitori hanno vinto la votazione sulla legge divoratrice di elettricità con la promessa che non ci sarebbero stati costi più elevati e non ci sarebbero stati divieti. La diffidenza è dovuta: già durante la domenica di voto, il co-presidente del PS Cédric Wermuth ha gettato la maschera e ha tirato in causa i famigerati divieti.

È stata un’intensa campagna di voto. Alla fine, i sostenitori sono riusciti a far passare la cosiddetta legge sulla protezione del clima. L’UDC ha combattuto da sola contro tutti e ci tengo a ringraziare tutti per il sostegno e l’ottimo lavoro svolto! Non abbiamo vinto questa votazione, ma il risultato rappresenta comunque un successo: la percentuale di NO del 41% è di gran lunga superiore alla base elettorale del nostro partito. In particolare, quasi la metà della base liberale ha respinto la legge divoratrice di elettricità.

I sostenitori hanno vinto la votazione promettendo che non ci sarebbero stati né costi più elevati né divieti. Ora sono chiamati a mantenere questa promessa. Ogni altra possibilità rappresenterebbe un deliberato inganno nei confronti della popolazione.

Wermuth (PS) sta già flirtando con i divieti Purtroppo, vi sono già i primi segnali di questo sfacciato inganno nei confronti del Popolo. Il co-presidente del PS Cédric Wermuth ha annunciato già durante la giornata di domenica che "dobbiamo discutere" dei divieti. Il "consumismo lussuoso " deve essere vietato, ad esempio nell’ambito dei viaggi aerei. Altri hanno anche gettato la maschera. "Ora deve fare male", ha chiosato la caporedattrice del "Tages-Anzeiger", Raphaela Birrer. "Dolore" significa in parole povere: regolamenti, divieti, esplosione dei costi. In altre parole, esattamente ciò da cui noi avevamo messo in guardia durante la campagna di voto.

Dobbiamo costruire nuove centrali nucleari Il risultato è particolarmente amaro per gli abitanti delle zone rurali. Ancora una volta, infatti, emerge il divario tra città e campagna. La popolazione della campagna e delle valli deve nuovamente ingoiare il boccone amaro che le è stato rifilato dalle città a trazione rosso-verde.

Che si fa ora? I sostenitori vanno presi in parola. Non ci dovranno essere divieti e costi più alti per l’energia, come ha sottolineato domenica anche il nostro Consigliere federale Albert Rösti. Un approvvigionamento di elettricità sufficiente e a prezzi accessibili ha ora la priorità assoluta. Ciò è possibile solo se manteniamo in funzione le centrali nucleari esistenti e affrontiamo la questione relativa alla costruzione di nuove centrali nucleari di ultima generazione. L’insensato divieto tecnologico dev’essere quindi abrogato. Il PLR e il Centro devono finalmente chiarire questo punto. Noi dell’UDC rimarremo vigili e determinati a dar battaglia ai divieti e all’aumento dei costi.

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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