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Politica
venerdì 30 giugno 2023.
Iniziativa per la democrazia - Lancio del comitato Locale Ticino

È stato lanciato ieri a Bellinzona il comitato locale in supporto all’iniziativa popolare «Per un diritto di cittadinanza moderno (Iniziativa per la democrazia)». L’iniziativa, lanciata lo scorso 23 maggio, chiede un cambio di paradigma nel diritto della cittadinanza svizzero: chiunque viva qui stabilmente e soddisfi criteri oggettivi ed esaustivi deve aver diritto alla naturalizzazione. La procedura di naturalizzazione deve essere semplificata e si deve porre fine all’arbitrarietà che spesso prevale oggi. Il comitato locale ticinese si occuperà della raccolta firme e dell’organizzazione di altri eventi sul territorio.

La Svizzera esclude circa un quarto della sua popolazione dalla cittadinanza, e quindi dalla democrazia. L’iniziativa per la democrazia vuole cambiare questa situazione: chiunque risieda legalmente in Svizzera da cinque anni, non abbia commesso reati gravi, non costituisca una minaccia per la sicurezza interna ed esterna della Svizzera, e possieda conoscenze di base di una lingua nazionale, deve aver diritto alla naturalizzazione. È questo il testo dell’iniziativa «Per un diritto di cittadinanza moderno».

Circa due degli otto milioni di abitanti della Svizzera, infatti, non ha il passaporto svizzero - tra questi, molti sono nati qui e appartengono alla seconda generazione. La Svizzera continua a essere uno dei Paesi europei in cui è più difficile ottenere la naturalizzazione. Sebbene la diversità faccia da tempo parte della vita quotidiana, le opportunità e i diritti sono distribuiti in modo ineguale - a livello politico, economico, sociale e culturale.

L’iniziativa popolare è sostenuta dall’alleanza della società civile Azione Quattro Quarti. Nelle ultime settimane e mesi sono già stati costituiti numerosi comitati locali in tutta la Svizzera. Oggi è stato il turno del Ticino. Questa sera a Bellinzona si è tenuto l’evento di lancio del comitato locale ticinese, che si occuperà della raccolta firme sul territorio e di organizzare eventi informativi e campagne a sostegno dell’iniziativa. Tra gli organizzatori, i membri del comitato d’iniziativa Mario Amato (direttore SOS), Rosemarie Weibel (avvocata) e Agnese Zucca (dottoranda) e Giulia Petralli (grancosigliera Verdi Ticino).

Durante la presentazione Agnese Zucca ha ricordato che le procedure attuali sono spesso caratterizzate da arbitrarietà e che “la nozione di ‘familiarità con le condizioni di vita svizzere’, prevista dal diritto in vigore, risulta di fatto in migliaia di pratiche di naturalizzazione diverse sul territorio nazionale, tante quante i comuni di questo paese”. L’iniziativa propone di risolvere questa situazione introducendo una lista di criteri oggettivamente misurabili ed esaustivi, volti a rendere la procedura equa. Secondo Zucca “chi richiede la cittadinanza svizzera dovrebbe essere sottoposto alla stessa procedura, e avere le stesse probabilità di ottenerla, indipendentemente dal luogo in cui la richiesta viene avanzata”.

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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