martedì 11 luglio 2023.
La Commissione consultiva per l’agricoltura chiede stabilità nelle uscite della Confederazione per l’agricoltura
La Commissione consultiva per l’agricoltura (CCA), un organo istituito dal Consiglio federale, ha discusso delle decisioni del Consiglio federale in materia di politica finanziaria e del loro impatto sul budget agricolo. Pur riconoscendo la necessità di misure di risparmio per rispettare il freno all’indebitamento, alla luce delle grandi sfide per l’agricoltura e la filiera alimentare la CCA chiede di mantenere stabili le risorse finanziarie della Confederazione per le famiglie contadine.
Nelle sedute del 29 marzo e del 7 luglio 2023, la CCA ha discusso delle decisioni del Consiglio federale in materia di politica finanziaria e del loro impatto sui limiti di spesa agricoli per il periodo 2026-2029. Al fine di rispettare le direttive sul freno all’indebitamento, il Consiglio federale intende appianare il deficit di finanziamento restante, pari a quasi mezzo miliardo di franchi, applicando dal 2024 tagli lineari del 2 per cento delle uscite che presentano un debole grado di vincolo nel preventivo 2024 e nel piano finanziario 2025-2027. Ciò tange gran parte delle uscite per l’agricoltura e comporta una riduzione del budget agricolo di 66 milioni di franchi a partire dal 2024. Basandosi su questo nuovo piano finanziario, il 10 marzo 2023 il Consiglio federale ha altresì fissato i parametri fondamentali dei decreti finanziari pluriennali. Il primario è l’unico settore che in futuro dovrà far fronte a uno sviluppo negativo. Combinando il tasso di crescita target fino al 2029 pari a meno 0,1 per cento all’anno e l’attuazione delle misure di risparmio nel quadro del preventivo 2024, il tetto massimo dei limiti di spesa agricoli nel periodo 2026-2029 ammonterà a 13,704 miliardi di franchi. Rispetto al periodo corrente 2022-2025 il taglio sarà dunque del 2,3 per cento, ossia di 319 milioni di franchi.
Per la CCA è comprensibile che la Confederazione abbia adottato misure di risparmio per rispettare il freno all’indebitamento. Tuttavia a larga maggioranza ritiene che i fondi per l’agricoltura non debbano essere tagliati. A medio termine, infatti, l’agricoltura e la filiera alimentare saranno chiamate a far fronte a sfide importanti come garantire la sicurezza alimentare a lungo termine, contrastare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre l’impronta ecologica. Per questo motivo e a fronte di un tasso di inflazione relativamente alto, per le famiglie contadine sono indispensabili condizioni quadro finanziarie affidabili e stabili. Di conseguenza le uscite federali per promuovere le prestazioni fornite dall’agricoltura nell’interesse della collettività non devono essere ridotte nel preventivo 2024 né nei limiti di spesa agricoli per il periodo 2026-2029.
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