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Cultura
giovedì 13 luglio 2023.
LE CORBUSIER – IL PITTORE
Mostra d’arte, Torre Fiorenzana, Grono

22 luglio – 1° ottobre 2023
Curatrice: Margrith Raguth

1. Le mostre nella Torre Fiorenzana

Questa settima mostra curata da Margrith Raguth nello Spazio culturale Torre Fiorenzana a Grono si differenzia dalle precedenti poiché saranno esposte opere di un solo artista: creazioni pittoriche di Le Corbusier. L’intento originale rimane tuttavia invariato: dare un contributo attivo, solido, di qualità, nonché accessibile a un vasto pubblico, alla vita culturale del Moesano e della Svizzera italiana. Allo stesso tempo, le mostre sono pensate per attirare visitatori e visitatrici dal resto della Svizzera e dalla vicina Italia, offrendo così un’opportunità di scambio culturale. Infine, ma non meno importante, le visite guidate per le scolaresche facilitano ai bambini e agli adolescenti l’accesso alle esperienze artistiche.

Tutto ciò ha avuto un successo crescente anno dopo anno. Da circa 300 nel 2019, il numero di visitatori è passato a oltre 450 l’anno scorso. Tre classi di scuola hanno visitato la mostra con i loro insegnanti, il che è stato ovviamente un’esperienza arricchente per gli scolari.

La curatrice allestisce le mostre su incarico del Museo Moesano, il museo storico regionale di Mesolcina e Calanca. Il Museo mette a disposizione gli spazi espositivi della Torre Fiorenzana. La curatrice deve provvedere ai costi di realizzazione, ossia trovare sostenitori e sponsor. Il lavoro suo e dei suoi collaboratori è prestato gratuitamente, a titolo di volontariato. I contributi finanziari sono irrinunciabili, come premessa importante per raggiungere gli obiettivi enunciati: la continuità di anno in anno.

2. Il tema

Non tutti sanno che Le Corbuisier, dai 30 anni fino alla morte, ha dipinto, disegnato e ideato sculture e arazzi quasi quotidianamente. Non era un’occupazione accessoria. «Nessuno è soltanto scultore, soltanto pittore, soltanto architetto; la creazione plastica si completa nella sua forma unica come un insieme poetico», ha scritto. Ciò significa che ogni opera è autonoma, ma allo stesso tempo serve da tramite verso le sue visioni architettoniche.

Nei suoi dipinti, Le Corbusier combina le forme della natura, degli oggetti e del corpo femminile in un insieme appassionante e armonioso. Esprime inoltre emozioni, soprattutto l’amore, in un modo che non si riconosce immediatamente nella sua architettura, prevalentemente sobria. «Il mio ricercare, come i miei sentimenti, è mirato a ciò che rappresenta il valore più alto della vita: la poesia», ha osservato Le Corbusier. Questo è anche ciò che la mostra vuole rivelare e far sperimentare.

Tenuto conto dell’importanza di Le Corbusier come pittore, i quattro piani della Torre sono quest’anno interamente dedicati alla sua opera pittorica. Sono esposte litografie a colori e incisioni provenienti dalla collezione della fondazione Schweizerische Triennale der Skulptur Bad Ragaz, oltre alla famosa figura Modulor.

3. Informazioni sulla vita e l‘opera

Nel seminterrato, fotografie, riproduzioni di progetti e brevi testi forniscono le informazioni per collocare le attività artistiche di Le Corbusier nel contesto dell’insieme della sua opera.

4. Il «Modulor»

Il Modulor è una raffigurazione del corpo umano alta 226 cm: Le Corbusier ne utilizzava le proporzioni (testa, torso, arti) come linea guida per i rapporti di grandezza di un’architettura orientata alla dimensione umana. Questa figura sarà visibile da lontano come un richiamo visivo sul prato vicino alla Torre.

5. Pubbliche relazioni

In considerazione dell’importanza di Le Corbusier non solo come architetto, ma anche come artista, il lavoro di pubbliche relazioni va oltre quello delle mostre precedenti. Ci vogliamo quindi rivolgere non solo ai media della Svizzera italiana e della vicina Svizzera sud-orientale (giornali, riviste, radio e televisione), bensì anche alle riviste d’arte nazionali e internazionali. Inoltre, sfrutteremo sempre di più le possibilità offerte da Internet.

Le attività in loco durante la mostra, in particolare le offerte per le scuole, rimangono essenziali riguardo all’obiettivo originale e immutato delle mostre nella Torre Fiorenzana, ossia dare un contributo costante e permanente alla vita culturale della regione. Per questo motivo, le informazioni per i media, il dépliant, i testi e le didascalie della mostra, ecc. sono interamente bilingui, italiano e tedesco.

6. Organizzazione

Margrith Raguth è la curatrice della mostra (concetto, progettazione, allestimento). Già redattrice della rivista culturale Du e cofondatrice della rivista letteraria Entwürfe. Dopo aver diretto una rivista di ingegneria e architettura, ha ideato e organizzato tra l’altro manifestazioni in ambito scientifico, tecnico e sociale al Poli di Zurigo, come pure i congressi Science + Fiction im Dialog all’Università di Basilea. Ha curato l’antologia di scienza e fiction Motte im Datenkleid. Dal 2017 cura mostre artistiche nella Torre Fiorenzana e in altre sedi nel Moesano.

Il prestatore delle opere di Le Corbusier esposte è il Dr. Rolf Hohmeister, presidente della fondazione Schweizerische Triennale der Skulptur Bad Ragaz. La generosità del suo gesto si riflette anche nel fatto di aver lasciato alla curatrice piena libertà nella selezione delle opere e nella progettazione della mostra.

Le finanze sono gestite mediante il conto «Spazio culturale Torre Fiorenzana», presso la Banca cantonale grigione. I conti sono revisionati dal fiduciario Rolf Kleinstein di Grono.

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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