Le nostre, l’abbiamo scoperto in internet, sono state nozze di smeraldo e, come si conviene per ogni traguardo, abbiamo festeggiato e brindato ma con un po’ d’amaro in bocca perché abbiamo assistito, proprio in questo periodo, ad inaspettate rotture di giovani coppie a noi vicine che sono andate ad aggiungersi, ahimè, alle tante quotidiane di questi tempi di sentimenti instabili.
La coppia scoppia e da un po’ mi cruccio del perché di tante crisi e il colpevole, infine, l’ho trovato: l’amore.
L’indagine parte dall’inizio quando a provocare “l’attrazione fatale” sono le diversità, i comportamenti estrosi, le visioni diverse, i gusti particolari che portano a intravedere nell’altro i guizzi che non si possiede, che fan sognare e che persuadono a mescolare, assaporare i sapori dell’altro desiderando infine di diventare una cosa sola.
Stato di grazia, meraviglia che ieri trovava consacrazione nel matrimonio, oggi più spesso nella convivenza, ma nell’uno e nell’altro caso l’inizio è sempre dolce, mieloso, romantico e questo stato di estasi dura sino a quando, malauguratamente, l’individualismo riprende il sopravvento ed ognuno torna a pensare che solo il suo “sapore” è quello giusto.
Che errore, a questo punto, commette l’amore che si attorciglia cupamente su se stesso anziché ingegnarsi a rubare all’altro declinazioni di colori che mancano alla sua tavolozza, esercizio questo di scaltrezza, di pazienza e infine d’amore capace di rendere migliori entrambi e garantire una lunga vita serena.
I giovani, invece, sono spesso impazienti e così l’amore, di cui hanno comunque famelico bisogno, subdolamente li spinge a cogliere un altro frutto sempre nella convinzione illusoria che sia la metà esatta del proprio, ma di nuovo non è così perché frutti e tavolozze hanno sapori e colori sempre diversi che di nuovo richiedono paziente lavorio di armonizzazione.
A loro, che spesso sono in pena, mi sento di dire che il matrimonio è come il “Lego” ci vuole calma e li assicuro che con questo gioco, buono per tutte le età, non ci si annoia mai e ci si diverte proprio continuando a costruire con mattoncini sempre diversi, sino alla fine, la propria storia d’amore.