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Lettere dei lettori
giovedì 10 agosto 2023.
Una bella domenica d’estate oscurata dall’insensibilità

Domenica 22 luglio non sapendo bene come trascorrere la giornata ho accompagnato mia figlia Eleonora in Engadina Bassa dove doveva presenziare ad una manifestazione in vista delle elezioni nazionali del prossimo 22 ottobre.

Dopo aver transitato lungo la galleria del San Bernardino ho iniziato a servirle la mia cotoletta, perfettamente impanata, raccontandole degli aneddoti militari delle manovre e degli esercizi dei miei soldati, ho infatti comandato i Mesolcinesi nel Battaglione fucilieri 148. La prima compagnia era praticamente composta da soli soldati mesolcinesi, talvolta poco disciplinati ma se venivano ripresi facevano bene il loro lavoro. Dopo alcune riflessioni anche sulla geografia del nostro cantone e le sue bellezze siamo transitati attraverso Davos e il Passo del Flüela per giungere infine alla meta: Scuol. Eleonora ha partecipato alla “Festa sül Stradun” e dopo alcune ore ci siamo ritrovati per pranzare anche con alcuni suoi colleghi. Sulle strade in cui si è svolta la manifestazione abbiamo incontrato anche alcuni agenti della polizia cantonale i quali gentilmente ci hanno fornito delle informazioni sull’evento. Insomma, giornata piacevole. Una volta salutati i conoscenti siamo ripartiti per il rientro, questa volta percorrendo l’Albula, bello il passo, e poi giù fino a Thusis. Durante il tragitto le ho ovviamente servito l’altra metà della cotoletta. Arrivati sulla N13 le ho proposto di fare il passo del San Bernardino così avrebbe ricordato quel sabatoanche per aver transitato su tre passi grigionesi e non solamente per aver sopportato i miei racconti nostalgici, cosa piuttosto impegnativa per una ragazza che aveva già guidato per quasi 300 chilometri. Accettata la proposta e percorso il passo, siamo scesi verso San Bernardino ed ecco una bella manifestazione, quella del tiro di Muccia, molto ben organizzata e riconosciuta anche fuori valle. Ci vuole tanta buona volontà per organizzare un evento così ben riuscito. Prima di rientrare a casa ci siamo fermati a bere qualcosa, io una birra e Eleonora un’acqua minerale, ci siamo intrattenuti con alcuni amici cacciatori e alcuni miei subordinati di allora. Ripartenza, l’ultima prima dell’arrivo a casa, nemmeno tre minuti di viaggio ed ecco il blocco della stradale, erano circa le 19.40, subito dopo la prevista premiazione del tiro di Muccia. Non ho parole per descrivere il mio stato d’animo in quel momento. In Mesolcina non vi sono molte manifestazioni e non vi sono molte alternative né per i giovani né per gli anziani. Proprio oggi (riferito alla domenica 22 luglio), quando i nostri cacciatori, i soldati di allora, i contribuenti di oggi, che con tanti sacrifici educano delle brave famiglie e pagano fino all’ultimo le tasse, stanno trascorrendo una bella giornata celebrando una passione caratteristica, la polizia, che dovrebbe essere qui per difendere i diritti del cittadino, decide di fare un blocco senza nemmeno farsi vedere durante tutta la giornata alla manifestazione, da quanto mi è stato riferito. Eh beh, questi sono i modi di uno Stato poliziesco e non prevenzione, è fare cassa. Quale uomo delle istituzioni sono sempre stato un sostenitore della polizia in quanto essa è qui per difendere gli interessi dei cittadini e a volte il loro compito è impegnativo e pericoloso, ma questa non è prevenzione e di conseguenza non riesco ad accettarlo, ringrazio comunque per l’operato quegli agenti che nutrono un po’ di sensibilità e riconoscenza: ve ne sono, ma purtroppo sempre meno.

Martino Righetti Senior, Cama

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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