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Editoriale
venerdì 18 agosto 2023.
Un calcio ... ai pregiudizi!

Sta per concludersi il campionato mondiale di calcio femminile con la finalissima tra le squadre di Spagna e Inghilterra all’Accor Stadium di Sydney e, vista l’affluenza di pubblico nelle precedenti partite, quasi sicuramente, anche questa volta, lo stadio sarà al completo.

Il calcio femminile è una disciplina sportiva che coinvolge le donne che praticano questo sport a livello amatoriale o professionistico. La sua storia è lunga (prima squadra ufficializzata nel 1894 in Inghilterra), ma la sua popolarità è accresciuta negli ultimi decenni.

A livello internazionale, la FIFA organizza il campionato del mondo femminile ogni quattro anni, che attira l’attenzione di milioni di spettatori in tutto il mondo. Anche a livello di club, il calcio femminile sta guadagnando sempre più rilevanza. In molti paesi, sono state istituite leghe e competizioni dedicate esclusivamente alle squadre femminili.

Nonostante il calcio femminile abbia ancora un lungo cammino da percorrere per raggiungere la stessa notorietà e l’attenzione mediatica riservata al calcio maschile, negli ultimi anni ha fatto grandi progressi in termini di visibilità e accettazione sociale. Ciò ha portato a un aumento di sponsorizzazioni, investimenti e interesse da parte del pubblico.

Oltre al suo aspetto competitivo, il calcio femminile ha un ruolo importante nel promuovere l’uguaglianza di genere. Offre alle ragazze e alle donne l’opportunità di sviluppare le loro abilità, di lavorare in squadra e di perseguire il sogno di giocare a livelli elevati, oltre a fungere da modello positivo per le generazioni future.
In Svizzera, il calcio femminile, è stato istituzionalizzato il 24 aprile del 1970 e da allora ha fatto grandi passi fino ad arrivare agli ottavi di finale del torneo 2023. Una bella affermazione!
Le squadre, però, non nascono dal nulla e molti sono gli ostacoli che le società devono affrontare per riuscire ad interessare e poi formare le ragazze, che dovranno essere preparate negli anni a venire, affinché possano giocare ai vari livelli!
Un lavoro immenso e non sempre coronato da successo.
Un lavoro meritorio e silenzioso che coinvolge un gran numero di persone a partire dalle famiglie che, come sempre, sono il perno intorno al quale gira la società!
Anche nella nostra regione, grazie al lavoro di tanti volontari, il calcio gode di grande rilievo e non solo nel campo maschile! Da quest’anno circa 25 bambine/ragazze partecipano regolarmente agli allenamenti e se le premesse saranno rispettate, anche il Moesano avrà le sue squadre femminili.
È appena terminato il 17° torneo nazionale di calcio U14, organizzato dalla società Grandinani, con la partecipazione di circa 250 ragazzi e un successo meritato di pubblico e di critiche che ha visto anche per la seconda volta di seguito, a contorno di una bella manifestazione, una partita tra due squadre femminili, team Surselva e team Ticino, combattuta con impegno e passione da ragazze che, per preparazione e combattività, non avevano niente da invidiare ai colleghi maschi.
Una bella speranza per il calcio femminile anche nella nostra regione ad onore e merito di chi quotidianamente si impegna in questo settore della nostra società.


Giuseppe Russomanno
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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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