Il 18 giugno scorso, quando gli elettori di Mesocco hanno approvato la vendita del sito centrale di Acuforta all’investitore con quasi l’80% dei voti, gli ultimi dubbi sulla serietà dell’impegno di Stefano Artioli sono stati fugati per molti. In precedenza, il consiglio comunale aveva approvato l’accordo senza un solo voto contrario. La chiarezza di queste decisioni dimostra quanto le autorità e l’elettorato siano uniti nel desiderio di rilancio e abbiano fiducia nell’investitore per realizzarlo. Il chiaro verdetto delle autorità e degli elettori non è solo un segno di fiducia, ma anche un chiaro mandato per una nuova era a San Bernardino e nell’intera regione.
La visione di Stefano Artioli - come ha illustrato negli incontri di orientamento - va oltre la rinascita di San Bernardino e è ambiziosa. Non si tratta solo di un progetto immobiliare, ma anche della rinascita del comprensorio sciistico e degli impianti sportivi, di una vita di paese vivace e vibrante con ospiti estivi e invernali, e molto altro ancora. Il ticinese Stefano Artioli è, per molti versi, la figura ideale per lo sviluppo della soleggiata Mesolcina. Esperto promotore immobiliare, ha fondato un gruppo attivo in cinque Paesi europei con un team di progettazione di oltre 130 dipendenti, oggi guidato dal figlio Alain Artioli. Ha una vasta esperienza nel settore delle costruzioni e recentemente ha deciso di concentrarsi su progetti unici e complessi. In qualità di proprietario del tradizionale Grand Hotel Locarno, un albergo in stile Art Nouveau classificato, che nei prossimi anni ristrutturerà con cura e preserverà dal degrado, è ben consapevole dell’equilibrio tra la tradizione e la sostanza storica dell’edificio, da un lato, e la creazione di una moderna infrastruttura economica per gli ospiti, dall’altro. Inoltre, il ticinese, che vive a Lugano, conosce molto bene la Mesolcina e - per quanto posso vedere da Coira - ha la stessa mentalità amichevole degli abitanti di questa bella valle nel sud dei Grigioni. Solo sulla base di queste qualità, personalmente non riesco ad immaginare un investitore migliore per San Bernardino. Il fatto che Stefano Artioli sia disposto ad assumersi dei rischi anticipando il proprio capitale, e che lo abbia già dimostrato, merita rispetto e riconoscimento. Ma un investitore da solo, per quanto convincente, non porta al successo.
Richiede la cooperazione costruttiva e il coinvolgimento di tutte le parti interessate, dalla popolazione, agli imprenditori, alle autorità, ai gruppi di interesse di ogni orientamento, innanzitutto sotto forma di un dialogo serio e critico su tutte le fasi essenziali. Ma anche concretamente nella creazione di tutti i servizi necessari ad una destinazione turistica. Concettualmente, si tratta di consolidare le idee di un imprenditore di successo, da un lato, e gli innumerevoli interessi pubblici e individuali, dall’altro, sia in termini di contenuti che di tempo. Ciò richiede apertura e serietà reciproca, oltre a un grande impegno. Le porte della società San Bernardino Swiss Alps sono aperte a questo scopo. Solo se questo consolidamento dei vari interessi avrà successo e se i partecipanti saranno coinvolti, le possibilità di una ricostruzione di qualità e di un’operazione a lungo termine rimarranno intatte e il glorioso passato e la tradizione (turistica) del San Bernardino saranno rinverditi. Ci sono ancora alcuni ostacoli...
Dove c’è costruzione, c’è rumore e polvere. Dove c’è sviluppo, ci sono cambiamenti. Tutto ciò avverrà con un obiettivo chiaro: un villaggio vivace per i turisti in estate e in inverno, con una tradizione visibile e una modernità confortevole, servizi attraenti e di alta qualità per i residenti e i visitatori in un paesaggio naturale unico, e posti di lavoro attraenti per la popolazione dell’intera regione, che, oltre alla Mesolcina, comprende anche il Rheinwald (sono previsti circa 400 nuovi posti di lavoro in inverno e 250 in estate).
Nonostante i parallelismi, il San Bernardino non sarà una seconda Andermatt. Sarà San Bernardino! Cogliamo insieme l’opportunità di questo progetto unico nei Grigioni e, a quanto vedo, anche in Svizzera!
Christian Rathgeb, avvocato, vicepresidente di San Bernardino Swiss Alps SA, Coira