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Viaggi & Cucina
mercoledì 13 settembre 2023.
DOVE IN VACANZA L’ANNO PROSSIMO? Metamorfosi del viaggio
di Teresio Bianchessi

Faticoso, sempre faticoso rientrare in città soprattutto dopo aver trascorso quasi due mesi in un paesino dell’entroterra ligure fra boschi di faggi, castagneti, noccioli, torrenti; quella che ho fatto, grazie al mio status di pensionato, ricorda “l’andare in campagna” di un tempo quando le mamme portavano i bambini a respirare aria buona al mare o ai monti.

Ora le dinamiche lavorative, che vedono a pieno diritto coinvolte anche le donne, concedono solo brevi intervalli nell’anno e così si cerca, in periodo di ferie, per soddisfare la legittima voglia del viaggio, una meta possibilmente, lontana, ben lontana, di più esotica.
Questa nuova visione della vacanza ha da tempo scatenato i tour operator che dopo aver suggerito monti, oceani, deserti, ghiacciai dei quattro continenti, non più Parigi né Vienna ma Dubai e Riad, han dovuto, e per certi versi meritevolmente, inventare stimoli, input nuovi per soddisfare un viaggiatore sempre più preparato e sempre più esigente.
Ecco allora l’alternativa dei viaggi “enogastronomici” nei luoghi del gusto, nelle cantine non solo italiane, ma anche itinerari “culturali” per mostre o, perché no, sui luoghi delle fiction di Montalbano piuttosto che di Mare Fuori, ma anche a Bellano sulla sponda orientale del lago di Como per vedere i luoghi dove Andrea Vitali ambienta le colorite storie dei suoi libri.
Non di meno attraggono film e con sorpresa ho scoperto che persino Crema, piccola città della pianura padana, luogo della mia infanzia, sconosciuta ai più, ha ora turisti, pensate, da tutto il mondo grazie al film “Chiamami col tuo nome” dall’omonimo romanzo di André Aciman, girato lì e nelle campagne vicine dal regista Luca Guadagnino, fenomeno che, sorprendentemente, ha favorito alberghi e ristoranti del posto creando anche lavoro per giovani guide turistiche.
Cosa possono inventare di nuovo, ora gli operatori turistici?
Beh, una pionieristica frontiera ha iniziato a proporla Elon Musk lanciando l’era dei viaggi spaziali, proposta affascinante di certo, desiderabile, salvo poter sborsare, leggo in internet, cifre attorno ai 55 milioni di dollari a passeggero e al momento non mi risulta ci siano navicelle lowcost.
Proposta per pochissimi ma credo che la scommessa sia giusta, perché la terra è diventata davvero piccola, piccola così, per cui i nuovi orizzonti, i nuovi sogni, le nuove ambizioni del viaggiatore evoluto e “robusto” non possono che portare altrove…nello spazio.
Non si scoraggino i “pochi” che non hanno disponibili i 55 milioni di dollari, per loro ho io una nuova proposta che denominerei: “Viaggi della memoria recente”.
L’ho sperimentata questa estate prolungando a caso un itinerario; vagavo nella Val Casotto, avevo visitato il “Castello Reale dei Savoia” loro luogo di caccia dove Re Vittorio Emanuele II incontrava la “Bela Rosin", al secolo Rosa Vercellana, che diventerà sua moglie in stato morganatico e poiché il pomeriggio regalava ancora tempo ho proseguito senza una meta precisa arrivando dopo una decina di chilometri tortuosi a Pamparato, paesino nascosto fra i monti del cuneese che non arriva a contare trecento abitanti ma che vanta la chiesa barocca di San Biagio, l’Oratorio settecentesco di Sant‘Antonio, un ponte murato risalente all’anno mille, un mulino napoleonico, cappelle con pregiati affreschi e il castello Pamparato, ora sede municipale, che domina il vecchio affascinante borgo.
Patrimonio storico questo al quale va poi aggiunta la “memoria recente” della sanguinosa e feroce resistenza partigiana che ho ritrovato nel monumento ai tanti paesani che non han esitato a dare la vita per la libertà, ma il recente passato era palpabile anche nei giganteschi cespugli di ortensie che facevano da bordo alle case, ora in disuso, nei cortili padronali di inizio secolo, nelle panchine di pietra, nei portoni, nella gente che vede la loro vita animarsi nel breve periodo estive, che prepara piatti locali per la festa patronale, ma che poi, per il resto dell’anno gode dei monti, del fuoco, delle mucche, del latte, della neve.
Paesi come Pamparato che mostrano il loro sofferente presente, la loro difficoltà ad affrontare il futuro ne ho visti tanti nell’entroterra ligure e di certo ce ne sono in tutte le valli sparse in Europa, luoghi, comunità capaci ancora di affascinarci e regalarci un affresco di come eravamo non troppo tempo fa.
Visitarli è fare buona vacanza.

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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