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Regionale
giovedì 21 settembre 2023.
BRENNO MARTIGNONI POLTI: RAPPRESENTANTE DELLA SVIZZERA ITALIANA TUTTA

Pubblichiamo un ’intervista al signor Brenno Martignoni Polti candidato al Consiglio Nazionale.

1. Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi per il Consiglio Nazionale?

Quelle di sempre. Idealismo e pensiero di comunità. Con un mai sopito forte spirito di servizio.

2. Lei dice di essere un UDC moderato. Quali tematiche principali porterà avanti in caso di elezione?

Indipendenza. Neutralità. Difesa delle istituzioni, che rimangano nostre. In uno Stato democratico, che va preservato nella sua invidiabile efficienza e tenuta.

3. Quali differenze ravvisa tra la politica comunale, di cui è protagonista da sempre a Bellinzona, e quella federale, e quali affinità?

La sacra fiamma è unica. È quella che fa sì che ci si metta a disposizione per la cosa pubblica. Sui nostri triplici fronti, comunale, cantonale, federale, chi viene scelto a rappresentare la collettività deve mantenersi vicino alla popolazione. Tastarne il polso. Rimanendo in costante contatto. Altrimenti non è portavoce del quotidiano. Qui i politici sono della gente.

4. Come si potrebbe eventualmente conciliare un ruolo a Berna con uno a Bellinzona, anche in Municipio dato che non è un segreto che desidera rientrarvi?

Intanto, all’orizzonte, c’è l’importantissimo appuntamento nazionale del 22 ottobre prossimo. Giusto concentrarsi sull’immediato.

5. Nel discorso del primo agosto a Melide parlava di piccoli dettagli identitari che non si devono perdere, come i falò. Fuor di metafora, immagino intenda che il benessere della Svizzera non passa solo da modifiche eclatanti, bensì anche da piccole azioni, volte al mantenimento della propria identità. Corretto? Ce ne indica qualcuna?

L’identità non è un concetto astratto. È una condizione a doppio mandante. Sentire la propria bandiera. Seguirne le prerogative. In un contesto di libertà. Tenendo presente che la Patria è qualche cosa di dinamico. Al passo coi tempi. Una realtà che costruiamo ogni giorno. Grazie a chi c’era. A chi c’è. A chi ci sarà. Una Svizzera in cammino. Questa è la mia visione.

6. I rappresentanti del Mendrisiotto stanno spingendo sul tema immigrazione e sul traffico. Per la sua Bellinzona quali sono gli argomenti da portare sotto la cupola di Palazzo Federale?

In ottica nazionale, non sono ammessi insani campanilismi. Il mio convinto impegno sarà di rappresentare la Svizzera italiana tutta. Nella concretizzazione di un patto federale che tiene da più di sette secoli. La nostra è una nazione fondata sugli equilibri. Sul rispetto delle minoranze, dando spazio alle diverse variegate realtà della Confederazione. Nessuna esclusa. Parola d’ordine: coesione. Qui sta la nostra forza.

7. Facciamo una carrellata di temi, con uno slogan o una breve frase per ognuno: immigrazione, traffico, ingerenza dell’UE, crisi energetica, costi delle casse malati e della vita in generale?

I temi non sono slogan. Vero che più ci avviciniamo alle chiamate alle urne, più vi è un certo acuirsi delle uscite ad effetto. Una frenesia da prestazione che mal si accompagna alle dinamiche politiche sugli argomenti. Comunque, assecondando la domanda, posso tranquillamente dire. Per l’immigrazione vanno trovate, più che subito, modalità che tutelino sia chi chiede ospitalità sia chi la dà. Nel pubblico devono valere, né più né meno, gli identici principi del particolare. Il traffico richiede soluzioni di scorrimento, urgenti e efficaci, nei punti sensibili, che conosciamo benissimo. Dall’UE e dalla NATO dobbiamo mantenerci a debita distanza. Prendendo le ragionevoli precauzioni. Da liberi e svizzeri. La crisi energetica riguarda tutti. Gli sbocchi vanno seguiti a livello globale. Costi cassa malati e della vita. Occorre fare di più per ridurli a chi ne ha veramente bisogno. Nel rispetto delle nostre conquiste sociali e di solidarietà.

8. Come valuta l’alleanza con la Lega dei Ticinesi? Alle cantonali a un certo punto è stata un po’ traballante per il desiderio dell’UDC di avere un suo rappresentante in Governo, a inizio campagna delle federali i leghisti parevano desiderare un candidato loro per gli Stati. Come vede ora il clima?

Questo non è più un tema. Adesso le energie di tutte e di tutti vanno alla riconferma di Marco Chiesa alla Camera dei Cantoni.

Brenno Martignoni Polti.
Candidato, in Cantone Ticino, n.4 sulla lista principale UDC n.33 per il Consiglio nazionale.
Nato il 12 aprile 1962.
Scuole dell’obbligo, ginnasio e liceo a Bellinzona. Università a Zurigo.
Avvocato e notaio.
Municipale e sindaco di Bellinzona fino al 2012.
Gran consigliere fino al 2011.
Giudice penale supplente al Tribunale cantonale di appello di Lugano fino al 2019. Presidente del Consiglio comunale di Bellinzona, in carica.
Da cinedilettante ha realizzato alcuni film, tra i quali, La giacca stregata (1979), Erroneo fu (1981), Ivonne e Daniela (1983).
In campo letterario, oltre a diversi contributi in pubblicazioni, è autore di Centodiciotto giorni, IET 1991; La nozione di diritto soggettivo, Salvioni 2011; 100 Pan e nos, Salvioni 2018; Twittando nel tempo, Salvioni 2021.
Scrive regolarmente per cultura, storia e società.
Cura rubriche ricorrenti: SOTT AI NOS, La voce del San Bernardino; SCINTILLE, Ticinolibero.
Coniugato padre di nove figli.

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Le radici della violenza: la ricchezza senza lavoro, il piacere senza coscienza, la conoscenza senza carattere, il commercio senza etica, la scienza senza umanità, il culto senza sacrificio, la politica senza principi.

(Mahatma Gandhi)

 
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