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Lettere dei lettori
domenica 24 settembre 2023.
Frana in Val Calanca: l’ennesima vergognosa comunicazione.

Da quando abito a Braggio (2011) penso di aver vissuto una decina di avvenimenti che riguardano frane, interruzioni del traffico stradale, ecc.
Non entro nel merito della situazione geologica: purtroppo è così e lascio agli specialisti trovare, si spera, le adeguate soluzioni future.

La mia rabbia riguarda le comunicazioni. Sembra però che per la maggior parte dei miei concittadini vallerani la cosa vada bene così: tramite i diversi “social” si comunicano a vicenda la situazione e tutti ne sono al corrente.
Chi magari ha meno dimestichezza con i moderni mezzi di comunicazione, si aspetterebbe annunci/comunicati ufficiali tramite ad esempio e specialmente la radio, che tutti noi a casa o alla guida, ascoltiamo. E invece, per l’ennesima volta, no!
Dall’Ufficio Tecnico Cantonale mi viene risposto di consultare “Strassen GR”, da Via Suisse addirittura che hanno la notizia ma che “non l’hanno ancora mandata avanti”. Su Teletext e alla Rete 1 della RSI gli annunci di questa ultima frana appaiono più o meno 12 ore dopo che la strada era stata sbarrata.
Nello stesso tempo, venivano regolarmente segnalate in tempo reale altre situazioni stradali, di ritardi nei treni navetta, di acqua non potabile, ecc. in tutta la Svizzera.
La mia domanda è la seguente: ma è mai possibile che non si possa coordinare tra i tecnici cantonali, i pompieri, le autorità comunali con i loro Stati Maggiori di Condotta (che peraltro hanno poi diramato un preciso comunicato), altre persone o Enti coinvolti in queste situazioni…insomma incaricare qualcuno che si occupi della comunicazione? Ma in tempo reale, però, e non 12 ore dopo!
Ma, e mi ripeto come scritto sopra, se per la maggioranza degli abitanti va bene così, amen. Per me no!
Ricordiamoci comunque che se qualcuno parte da Lugano, da Airolo, da Thusis e deve arrivare al Bivio Calanca di Grono per sapere che la strada della Valle è sbarrata, non è proprio il massimo. E non un bel biglietto da visita per il Parco!

Profondamente deluso, cordiali saluti a chi leggerà.

Giuseppe Cerutti, Braggio

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Le radici della violenza: la ricchezza senza lavoro, il piacere senza coscienza, la conoscenza senza carattere, il commercio senza etica, la scienza senza umanità, il culto senza sacrificio, la politica senza principi.

(Mahatma Gandhi)

 
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