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Regionale
mercoledì 4 ottobre 2023.
Nasce ufficialmente il Moesano Calcio 1929!
La fusione di AS Moesa e Sport Club Roré è stata approvata dalle rispettive assemblee dei soci.

Dopo quelli dello Sport Club Rorè, anche i soci dell’Associazione Sportiva Moesa hanno accolto il progetto di fusione tra i due club che di fatto hanno già dato vita al progetto Moesano Calcio 1929. I soci di entrambi i club, riuniti appositamente nelle rispettive assemblee straordinarie, hanno accolto all’unanimità gli atti di fusione presentati dai comitati.

Dal primo di novembre i due club saranno formalmente e legalmente uniti sotto i colori del Moesano Calcio 1929, che riprenderà gli statuti dello Sport Club Rorè debitamente modificati.
Nel corso dei prossimi mesi gli addetti ai lavori dovranno inoltrare tutta la documentazione del caso agli organi dell’Associazione Svizzera di Football (ASF) in modo che a decorrere dal prossimo primo di luglio la fusione sia riconosciuta anche dai massimi organi calcistici nazionali.
Per contro, già nelle prossime settimane, prenderà avvio la campagna tesseramenti su tutto il territorio del Moesano con lo scopo di coinvolgere gli appassionati del calcio. Di pari passo saranno avviati importanti colloqui con tutti i partner del caso al fine di trovare le migliori sinergie possibili per un buon svolgimento delle attività sportive.
Nel corso dell’autunno verrà definita la prima assemblea plenaria del Moesano Calcio 1929, durante la quale dovranno essere eletti il comitato e i revisori dei conti. Per quanto le pendenze burocratiche necessiteranno ancora di qualche tempo, l’attività sportiva non può attendere. Le squadre iscritte già da inizio stagione con i colori del Moesano Calcio sono tutt’ora in piena attività e dovranno ricevere il sostegno necessario da parte della dirigenza per concludere il girone di andata nel miglior modo possibile e creare le condizioni quadro ideali per poter lavorare al meglio da subito.

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“Il soldato prega più di tutti gli altri per la pace, perché è lui che deve patire e portare le ferite e le cicatrici più profonde della guerra.”

Douglas Macarthur

 
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