giovedì 12 ottobre 2023.
SI VIS PACEM …
di Teresio Bianchessi
Se le parole avessero suono sentireste le mie grida di pianto!
Piango per i morti israeliani, per la barbara carneficina che ricorda le più cruenti pagine della bibbia, per i bambini sgozzati da “Erode”, piango per i bambini palestinesi sepolti sotto le loro povere case dalle bombe israeliane, soffro per la fame, la sete, gli stenti che i vivi dovranno subire, piango per i civili ucraini che da troppo tempo perdono la vita sotto attacchi di droni, piango per i giovani soldati russi uccisi in scontri militari.
Grido contro i potenti governi mondiali tempestivi nell’inviare armi e ancora armi, anche atomiche, protesto perché sottraggono risorse, dal valore inimmaginabile, ai reali, quotidiani bisogni dei loro popoli.
Urlo basta contro l’obsoleta, guerrafondaia locuzione latina:
“Si vis pacem para bellum”
perché i due termini sono inconciliabili.
“SI VIS PACEM DELES ARMA”
Se vuoi la pace distruggi le armi, questa è la sola strada: il disarmo, riprendere gli sporadici tentativi del passato, iniziare un “disarmante” lavoro diplomatico, paziente, comprensivo capace di convincere menti politiche e non solo, ad adoperarsi per la pace vera fra i popoli, seppellendo una volta per tutte la convinzione menzognera e dolorosa delle armi.
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