domenica 15 ottobre 2023.
Bella “Festa del Àrbol” a Cama
di Lino Succetti
L’appuntamento annuale itinerante della “Festa del Àrbol”, inserito da nove edizioni ufficialmente tra le attività in cartellone nel Moesano, è tornato puntuale il 15 ottobre 2023 e ha fatto tappa in “Piaza de la Stazion” e sovrastante nucleo dei grotti a Cama.
È stata una bella giornata in allegria, un’occasione d’incontro e di svago dipinta dai caldi colori dell’autunno, per rivivere l’atmosfera e sapori del passato, legati alle nostre tradizioni, per festeggiare il tempo della raccolta autunnale, quando la natura offre i suoi bei frutti, profumati e gustosi.
La rassegna, organizzata dalla locale società del “Carnevale Bagol” in unione con l’Associazione dei Castanicoltori della Svizzera italiana, ha portato a Cama, grazie anche a una splendida giornata di sole, moltissime persone per seguire il ricco programma:
dal mercato con varie bancarelle di prodotti artigianali
alla visita guidata, accompagnati del presidente della fondazione Cultura e territorio di Cama Dante Peduzzi, del nucleo composto da ben 46 grotti – il più importante nel suo genere nel cantone dei Grigioni – zona ben rivitalizzata negli ultimi 10-15 anni grazie alla fondazione e ulteriormente curata da una recente potatura dei castagni che la caratterizzano.
Sono poi seguiti prima e dopo il pranzo vari intrattenimenti musicali con Giar Lunghi,
con il gruppo corni delle alpi “Eco della Mesolcina” e con il “Coro Bambini Mesocco”.
Nel nucleo dei grotti sono state pure programmate delle attività legate al tema delle castagne, presentate dagli allievi della scuola locale.
Non poteva naturalmente mancare nel pomeriggio la tradizionale castagnata gratuita, vera e propria chicca della “Festa del Àrbol”, nel ricordo del prezioso frutto che nel tempo passato è stato per generazioni e generazioni l’alimento principale degli abitanti dei nostri villaggi. Preziosi frutti che, preparati in vari modi e pure debitamente essiccati nelle “grà” e poi macinati e trasformati in farina, li avrebbe nutriti e saziati per tutto l’anno. Tempi di vita contadina, quando si falciava fin su le malghe e si dipendeva da tutto quello che la natura offriva, dagli orti, dai campi, dai prati e dal bosco.
La bella giornata si è poi conclusa sempre in “Piaza de la Stazion” con il concerto della "Filarmonica di Roveredo".
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