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Regionale
giovedì 15 settembre 2011.
Inaugurata la nuova sede dell’Archivio a Marca
Sabato 10 settembre ha avuto luogo l’inaugurazione della nuova sede dell’Archivio a Marca

L’evento ha coronato lo sforzo profuso in questi anni per conferire un luogo sicuro al patrimonio documentario e una struttura adeguata alla nuova impostazione dell’attività dell’Archivio.
 
La fondazione ha raggiunto questo importante obiettivo grazie al sostegno finanziario di vari enti pubblici e privati. Sono state citate in particolare la fondazione San Floriano che, con un generoso apporto iniziale ha posto le basi per lai sostenibilità finanziaria del progetto, la Ernst Göhner Stiftung di Zugo, la Schweizerische Stiftung für Doron Preis pure di Zugo, la Stiftung Stavros S. Niarchos für Ausbildung, Wissenschaft und Kultur di Coira, la Sophie und Karl Binding Stiftung di Basilea. Apprezzamento e gratitudine per il costante appoggio e incoraggiamento sono stati espressi anche al cantone dei Grigioni, ai comuni politici e patriziali dell’alta valle e alla Banca cantonale dei Grigioni. Va aggiounta anche la considerevole schiera di contributi minori e specialmente di sostenitori sia abituali che quelli nuovi. Del quasi mezzo milione di spesa, rimane da coprire ancora poco meno del 10%.
 
Nel corso della cerimonia è stato sottolineato il fatto che la nuova sede dell’Archivio è situata in un rustico. La scelta di questo edificio, che un tempo era adibito a sosta per le merci in transito e a stalla dei cavalli, è significativa, da una parte perché emblematica di una delle funzioni dell’Archivio, quella di Centro di documentazione sulle vie storiche, dall’altra perché in questo modo si dà una nuova funzione a una costruzione rurale che correva rischio di andare persa salvaguardandone le caratteristiche originali. L’edificio è inserito nell’Inventario cantonale degli edifici degni di protezione.
 
Da sottolineare la prestazione degli architetti Pierluigi e Barbara a Marca Boschung nonché Reto a Marca che non solo hanno offerto una quota considerevole di lavoro gratuito, ma hanno seguito con grande attenzione competenza i lavori e addirittura hanno eseguito di propria mano alcune delle opere di ripristino, vari mobili e le rifiniture in legno, in uno naturalmente con altri volontari e con il falegname, Mattia Hellmüller. A complemento della tabula gratulatoria in onore dei finanziatori e dei donatori di documentazione, è stata esposta una serie di pannelli informativi, intesi a ricordare alcuni momenti chiave del divenire dell’archivio, le possibilità di accesso all’Archivio, le modalità per affidare all’Archivio documentazione storica, nonché il grande lavoro di Cesare Santi, per 25 anni figura centrale dell’Archivio e l’opera pionieristica di Giorgio Albertini, collaboratore del Politecnico federale di Zurigo che all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso aveva elaborato un progetto di catalogazione informatica dei documenti storici, progetto che poi ha servito alla costituzione dell’attuale banca dati.
 
Nel corso della cerimonia hanno preso la parola:
 
il dott. Luca a Marca, presidente per ben venticinque anni dell’Archivio, che ha simbolicamente passato il mandato al nuovo presidente,
 
Giorgio Tognola, che guiderà la Fondazione nel prossimo quadriennio
 
Romano Fasani sindaco di Mesocco,
 
dott Silvio Margadant, direttore dell’Archivio di Stato del canton Grigioni, che ha accompagnato come consulente i lavori di riordino e catalogazione fin dagli anni ottanta, che ha ribadito l’importanza che vi siano enti come l’Archivio a Marca capaci di conservare efficacemente in loco i preziosi documenti che riguardano la regione
 
Dante Peduzzi, nella sua carica di ispettore degli archivi del Moesano e già membro del consiglio di Fondazione, che ha comunicato che l’Archivio Moesano ospitato nel Palazzo Viscardi a San Vittore verrà depositato nell’Archivio a Marca, realizzando in tal modo l’obiettivo che ci si era posti quando venne creato negli anni Ottanta.
 
Diego Giovanoli, già collaboratore dell’Ufficio dei monumenti storici del canton Grigioni che, non solo ha seguito come esperto i lavori della nuova sede, ma ha contribuito in modo determinante sia a dare la spinta iniziale, sia a presentare al pubblico la nuova sede: Giovanoli ha sottolineato come questo intervento di restauro sia esemplare per come ha saputo coniugare la nuova funzione assunta dall’edificio con il mantenimento degli elementi architettonici che ne caratterizzano l’origine.
 
padre Marco Flecchia che ha benedetto la nuova struttura.
 
Alcuni momenti della cerimonia inaugurale:
 


 

 

 

 

 

 
Questo importante sforzo per rendere l’Archivio sempre più a disposizione della popolazione ha già dato i primi frutti: oltre alla numerosa partecipazione alla festa d’inaugurazione va infatti segnalato che già alcune persone si sono presentate per affidare all’archivio documentazione che hanno nelle loro case.
 
L’archivio d’ora in poi sarà aperto al pubblico il lunedì pomeriggio, secondo un calendario scaricabile dal sito internet, e può essere consultato via internet all’indirizzo web http://www.archivioamarca.ch .
 
La nuova sede:
 

 

 

 

 

 
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Ricordiamoci che ai nostri nonni fu ordinato di andare in guerra, a noi stanno chiedendo di stare sul divano.

Anonimo

 
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