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Fuori regione
giovedì 8 dicembre 2011.
Conferenza stampa
Riforma territoriale: Regione Valposchiavo: quo vadis?

Il podestà di Poschiavo, Alessandro Della Vedova, ha succintamente e chiaramente presentato davanti alla stampa, quest’oggi, le motivazioni che hanno condotto la Valposchiavo a manifestare il proprio dissenso nei confronti della proposta governativa di unire la Valposchiavo e la Bregaglia all’Engadina Alta in un’unica regione.

Il presidente della Deputazione grigionitaliana, Maurizio Michael, apre la conferenza indicandone quale obbiettivo principale, quello di dare un segnale per marcare il valore delle regioni e manifestare pubblicamente l’appoggio totale della Deputazione alle rivendicazioni della Valposchiavo. Se altri accorpamenti possono risultare piú naturali, come ad esempio quello proposto per il Moesano, oppure dovuti ad assodata e storica abitudine, come quello tra la Bregaglia e l’Engadina Alta, l’accorpamento proposto risulta essere una eccessiva forzatura.
 

Alessandro Della Vedova prende poi la parola, delineando quali sono le conseguenze certe e quali quelle ipotizzabili soprattutto dal punto di vista economico di un eventuale accorpamento della Valposchiavo all’Engadina Alta. Prima di tutto – e di sicuro già ora – vi sarebbe la perdita dell’ufficio di Stato civile, del Tribunale di distretto e dell’ufficio Esecuzioni e fallimenti. Ma ancora piú a rischio sono altre strutture del servizio pubblico, di cui ancora si sa poco o nulla. A repentaglio verrebbero messe strutture quali l’Ospedale San Sisto, la Scuola professionale, le Scuole di musica valligiane e l’ufficio del Registro fondiario. Starebbero quindi sotto la spada di Damocle un’ottantina di posti pieni, che si traducono in oltre un centinaio di persone.
 

L’appoggio da parte di tutta la deputazione si manifesta con i voti altri onorevoli: Ilario Bondolfi mette in discussione una proposta che mina delle strutture funzionanti con, conseguentemente, nessuna utilità per il cittadino; Nicoletta Noi-Togni, dal canto suo, ribadisce quanto le regioni grigionitaliane siano diverse, ma nondimeno possano trovarsi unite nella solidarietà di fronte a ingiustizie subite da una di loro; Luca Tenchio sottolinea quanto il mantenimento della Regione Valposchiavo non starebbe in opposizione con la richiesta del Cantone di voler limitare il numero delle regione a 8-11.
 
Ad una domanda da parte di un giornalista in merito all’incontro storico avvenuto la settimana scorsa in Casa Besta a Brusio a cui hanno partecipato anche deputati engadinesi e all’apertura degli stessi nei confronti delle rivendicazioni valposchiavine, Della Vedova risponde quanto non vengano messe in discussione l’amicizia e la collaborazione con gli Engadinesi, ma che la partita si giochi ai piani alti, nei confronti del Governo.
 

Le rivendicazioni valposchiavine sono state suggellate e consegnate attraverso una presa di posizione della Deputazione grigionitaliana all’indirizzo del Governo. Si attendono ora gli esiti di questo atto parlamentare.
 

Luigi Menghini, ilBernina

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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