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giovedì 8 novembre 2012.
Nanoprodotti nel nostro futuro

L’invisibile è ormai palpabile: gli scienziati sono riusciti a penetrare nell’universo delle singole molecole o addirittura degli atomi e a modellarli. Questa nuova disciplina si chiama nanotecnologia e riunisce attorno allo stesso tavolo ingegneri, informatici, biologi, chimici e fisici in uno spazio non più largo di 100 nm (cioè 1 miliardesimo di metro). A queste dimensioni, le sostanze possono acquistare proprietà completamente diverse, aprendo nuove possibilità per lo sviluppo di materiali innovativi: i nanomateriali di sintesi.

Sul mercato esistono già una varietà di prodotti basati su questo concetto, come cosmetici, materiali più resistenti ma più leggeri, imballaggi che consentono una maggior conservabilità degli alimenti, capi d’abbigliamento. Sono pure in fase di sperimentazione nuovi materiali più efficienti per la produzione di energia e in medicina si stanno sviluppando nuove forme di somministrazione di farmaci antitumorali capaci di scovare le cellule cancerogene ed eliminarle in maniera mirata. C’è però anche chi chiede di non rincorrere ciecamente queste promesse ma di esaminare con calma tutte le possibili implicazioni che i prodotti nanotecnologici potrebbero avere sulla salute dell’uomo e sull’ambiente.

Ma i cittadini-consumatori cosa ne pensano? Vi sarà l’opportunità di chiedere informazioni e di scambiare pareri con tre esperti in una serata informativa dal titolo:

Nanotecnologie: opportunità, rischi e regolamentazione

Auditorium Università della Svizzera italiana

giovedì 8 novembre 2012, ore 20.30


Facendo dialogare il mondo della ricerca, le istituzioni e la società civile sullo sviluppo responsabile delle nanotecnologie, l’incontro desidera creare un dibattito fra attori diversi. Avrete la possibilità di porre le vostre domande a:

• Andrea Danani, professore SUPSI
• Emiliano Feresin, collaboratore TA-Swiss (Berna)
• Mario Jäggli, ex presidente ACSI e già direttore del Laboratorio cantonale.

L’incontro, proposto dall’ACSI e da L’ideatorio dell’Università della Svizzera italiana, sarà moderato da Giovanni Pellegri (USI).

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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