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Regionale
venerdì 16 agosto 2013.
La Ribollita
di Enrico Migliorucci

Ed ecco un’altra famosa ricetta presentataci dal nostro "Toscanaccio"!

Nel caso in cui vi trovaste a passare per la terra di Toscana e nella provincia di Firenze, vorrei stuzzicare la vostra attenzione ad una visita a Borgo San Lorenzo, un ridente paesino del Mugello a 20 minuti di macchina dal capoluogo.
Sorto nei pressi di un’abazia romanica, ricostruita nel 1263, serba una Madonna nera attribuita a Giotto.
Ai turisti il paese offre molte suggestioni, dal monastero di Santa Caterina (XVI secolo), al santuario del SS Crocifisso (XVII secolo) che conserva il crocefisso dei miracoli mostrato ai fedeli in alcune feste o ricorrenze, alla villa Pecori Giraldi con la sua scalinata in stile liberty.
Nella chiesa di S. Piero a Luco (XVII secolo) si trovano molte opere d’arte. Particolare il museo Casa d’Erci, specie di museo contadino permanente sulla vita del XIX secolo. La zona è ricca di antiche abazie, fra queste segnalo la Pieve di S. Cresci in Valcava (XII secolo) segnalata come una delle più belle del Mugello.
Ritornando nel capoluogo vi vorrei spingere a provare una delle numerose osterie che troverete nel centro storico e a provare la famosa “Ribollita”, di cui in seguito la ricetta.
Questo piatto di povere origini tende a sfruttare le risorse della terra e ben si addice (caldo) alle sere invernali, ma anche gustato freddo può rivelarsi una gustosa alternativa ai soliti antipasti.

Per 4 persone
600 g di pane casalingo raffermo
250 g di bietole
200 g di fagioli cannellini già cotti
300 g di pomodori rossi maturi
4/5 cucchiai di olio di oliva
4 zucchine
3 foglie di basilico
2 rametti di pepolino ( timo di campagna)
2 patate
2 mazzi di cavolo nero
1 cavolo verza
1 cipolla, 1 carota
1 gambo di sedano, sale

Preparazione

Tritate carota, sedano e cipolla, metteteli in una capace casseruola con l’olio e soffriggete a fiamma medio bassa per 4/5 minuti, aggiungete il cavolo verza tagliato a striscioline e, dopo 5 minuti, aggiungete le patate e le zucchine tagliate a tocchetti, lasciate insaporire per altri 5 minuti, quindi mettete i pomodori tritati finemente, mescolate e mettete le bietole e il cavolo nero tagliati a strisce.
Bagnate con 2 l di acqua e lasciate cuocere per almeno 2 ore a fuoco lento.
Aggiungete i fagioli, di cui la metà passati e ridotti in purea, il basilico, il pepolino e proseguite la cottura per altri 30 minuti.
Tagliate il pane a fette di circa 1 cm di spessore e disponetelo in una capace zuppiera. Copritelo con la zuppa calda (mettendone da parte circa 1/3) lasciare freddare per un giorno a temperatura fresca. Il giorno dopo aggiungete la restante zuppa e mescolate bene, (il pane deve perdere la connotazione di fetta) quindi ponete sul fuoco e portate a bollore. Servire ben calda. I vecchi contadini mangiavano la ribollita con un gambo di sedano usato come un cucchiaio aggiungendo così un sapore di fresco alla ricetta.
Se invece la volete servire fredda, dopo avere aggiunto la rimanente zuppa mescolate bene e servite senza mettere nuovamente sul fuoco. Vino consigliato Chianti, ma va bene anche Barbera o Grignolino.

Buon appetito!

Il Toscanaccio

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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