venerdì 16 agosto 2013.
AGGREGAZIONE DEI COMUNI IN MESOLCINA
Da alcuni anni la Regione Mesolcina, su incarico dei Municipi vallerani, sta sviluppando uno studio sulla possibilità di un’aggregazione dei Comuni in Mesolcina. Il lavoro entrerà nel vivo nel corso dei prossimi mesi e la popolazione, molto probabilmente, dovrà esprimersi nel corso del 2014.
Per poter avviare una proficua discussione, il nostro giornale, presenterà le opinioni dei sindaci dei vari Comuni interessati da noi intervistati! I lettori che volessero intervenire nella discussione possono farlo indirizzando alla nostra redazione le loro prese di posizione!
Tutti gli scritti che ci perverranno saranno pubblicati integralmente. Scritti offensivi o redatti in modo poco urbano saranno invece cestinati.
Ringraziamo i sindaci che hanno risposto e quelli che risponderanno alle nostre domande dando così l’esempio ai loro concittadini di come si conduce una discussione libera e democratica!
Oggi presenteremo l’intervista al sindaco di Grono on. Samuele Censi che segue quella al sindaco di Lostallo on. Nicola Giudicetti!
Domande per i sindaci della Mesolcina in merito alla fusione
1. Qual è la situazione politica e finanziaria del suo Comune?
La situazione politica si è stabilizzata e mi sembra di percepire un vento positivo. All’interno del Municipio vi è compattezza e voglia di fare, in seno al legislativo non vedo ostruzionismo ma una volontà di proporre nuove idee e progetti.
La situazione finanziaria rimane al centro delle nostre attenzioni, d’altronde non ci eravamo illusi di poter risolvere gli annosi problemi in pochi mesi e con un colpo di spugna.
Rimango comunque positivo, ottimista, anche se realista nell’affrontare i problemi della quotidianità; solo con la collaborazione di tutti, il colloquio e l’amore per il territorio possiamo sperare nell’avvenire che tutti auspichiamo.
2. Ci sono o sono previste nell’immediato futuro situazioni problematiche che bisognerà affrontare con urgenza?
Sul tavolo del Municipio vi sono dossier importanti ed impegnativi da analizzare, con la speranza di poterli risolvere al meglio.
La socialità come la sicurezza del cittadino ci stanno particolarmente a cuore, così come modifiche ed adeguamenti strutturali quale l’attualizzazione del Piano regolatore, che permetteranno un
potenziamento e l’inserimento di nuove attività migliorando le qualità di vita e l’attrattività del nostro Comune. Il futuro però, passa anche attraverso la rivalutazione ed il sostegno di quelle attività economiche ed associative già esistenti e acquisite negli ultimi decenni.
3. Crede che con l’aggregazione dei Comuni i suddetti problemi si potrebbero risolvere?
La nostra priorità è focalizzata sull’equilibrio delle finanze comunali proponendo un territorio attrattivo dove il cittadino rimanga al centro delle nostre attenzioni.
Sono oltremodo cosciente che le aggregazioni potranno portare quella stabilità finanziaria ai nostri Comuni per poter puntare su una ottimizzazione dei servizi e uno sviluppo di progetti realistici ma al
di là delle potenzialità locali.
4. Se si che genere di fusione pensa sia più adatta alla nostra realtà?
La nostra regione spazia dal piano alla montagna partendo da Monticello fino a San Bernardino toccando la valle Calanca; una regione con molte potenzialità ancora inespresse che solo attraverso
un’unità di intenti ci potrà assicurare un futuro al passo coi tempi. Le fusioni da sole non risolveranno i nostri problemi ma ci serviranno da indicatore per interpretare al meglio le esigenze e le ambizioni di una Regione in cammino.
5. Pensa che i suoi concittadini siano stati informati esaurientemente e che abbiamo ben compreso il valore e il significato di una eventuale fusione?
A tutt’oggi l’informazione è stata frammentaria, ne abbiamo discusso in seno al Municipio e al Consiglio comunale ‐ certamente, ne siamo consapevoli ‐ quanto fatto finora non è sufficiente, sarà nostra premura nei prossimi mesi coinvolgere ed informare ulteriormente e in modo obiettivo i cittadini.
6. Quali sono, secondo lei, gli ostacoli più difficili da superare?
Credo che l’ostacolo maggiore sia legato alla nostra mentalità ed al nostro individualismo sfrenato.
Sono tuttavia convinto che soprattutto le giovani generazioni credano e attendano l’evoluzione di questo progetto, magari con una politica dei piccoli passi senza però tentennare ulteriormente.
7. È stato avviato, a livello istituzionale, un dibattito e qual è il clima che si respira?
Il dibattito è aperto: se ne parla ormai in maniera insistente ed è giunta l’ora di presentare al cittadino qualcosa di concreto. Il Cantone dei Grigioni ha dimostrato che la politica delle aggregazioni può funzionare e d’altro canto il messaggio di ritorno da Coira ci sembra abbastanza
chiaro; il futuro delle piccole comunità sarà ancora assicurato?
8. Una eventuale fusione con relativi accorpamenti di funzioni potrebbe causare la perdita di posti di lavoro?
Spero di no! Dipenderà anche da noi e dal nostro atteggiamento. Riorganizzazione significa maggiore efficienza e professionalità, ma anche potenziamento di strutture neglette o finora trascurate e non da ultimo nuove opportunità.
9. Quali contromisure sono state previste per ovviare a tale eventualità?
Non partirei con troppi preconcetti cercando soluzioni condivise a salvaguardia di una sana politica regionale non dimenticando comunque le esigenze di prossimità.
10. Se tutto dipendesse da lei come procederebbe?
Io cercherò di interpretare al meglio la mia parte infondendo il necessario entusiasmo, con obiettività a difesa degli interessi globali e del nostro Comune. L’iter è comunque stato tracciato dalla Regione Mesolcina con i rispettivi gruppi di lavoro, la tempistica seguirà il suo corso.
Le riflessioni dei lettori ci saranno estremamente di aiuto per capire il livello di informazione, l’interesse e l’importanza della tematica.
P.S.
Le risposte dei sindaci dovrebbero avviare un dibattito tra i nostri lettori con relative prese di posizione! Il nostro intento è quello di informare la popolazione per permettere a tutti di poter esprimere la propria opinione dopo averla attentamente elaborata nella propria casa e senza dover affrontare discussioni orali che non tutti riescono a sostenere per motivi legati alla lingua, all’emozione o
altro…!
Grazie per la vostra collaborazione.
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