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Fuori regione
venerdì 11 aprile 2014.
A difesa dei minori e delle persone vulnerabili: entra in vigore il nuovo divieto di esercitare un’attività

In futuro un’interdizione esaustiva di esercitare un’attività e un divieto d’intrattenere contatti e di accedere a un’area geografica permetteranno di migliorare la protezione dei minorenni e di altre persone vulnerabili dai pregiudicati con precedenti specifici. Mercoledì il Consiglio federale ha fissato al 1° gennaio 2015 l’entrata in vigore delle pertinenti modifiche del Codice penale dopo che il termine di referendum del 6 aprile 2014 è trascorso inutilizzato.

Con questa modifica di legge il Consiglio federale e il Parlamento intendono tutelare meglio la società dai recidivi, perseguendo pertanto il medesimo obiettivo dell’iniziativa popolare "Affinché i pedofili non lavorino più con fanciulli". Le nuove disposizioni soddisfano e in alcuni casi addirittura superano le richieste principali dell’iniziativa senza tuttavia violare, come nel caso dell’iniziativa, il principio della proporzionalità sancito nell’articolo 5 della Costituzione federale.

Interdizione a vita dell’esercizio di una professione
La revisione di legge è incentrata sull’estensione del vigente divieto professionale a un’interdizione esaustiva di esercitare un’attività. Come novità, il giudice potrà vietare anche attività extraprofessionali svolte presso un’associazione o un’altra organizzazione, una possibilità a cui si potrà ricorrere nel caso di tutti i crimini e i delitti contro i minori e le altre persone vulnerabili. La nuova interdizione di esercitare un’attività è inoltre per vari aspetti più severa rispetto all’attuale divieto professionale: da un lato potrà essere pronunciata anche quando il reato non è stato commesso nell’esercizio dell’attività professionale, dall’altro determinati reati sessuali commessi su minorenni e persone bisognose di particolare protezione saranno inderogabilmente puniti con l’interdizione di esercitare un’attività per dieci anni o, se necessario, a vita. Infine, sarà integrata da un’interdizione d’intrattenere contatti e di accedere a un’area geografica. S’intende così vietare i contatti di cui l’autore potrebbe abusare per commettere reati, e proteggere la potenziale vittima, oltre che dai reati sessuali, anche dalla violenza domestica o dalle molestie.

Attuazione delle nuove interdizioni
Il giudice può disporre un’assistenza riabilitativa per il controllo e l’accompagnamento dei condannati. Tale assistenza è ordinata sempre nel caso delle interdizioni di esercitare un’attività inflitte obbligatoriamente per reati sessuali. In caso di interdizioni d’intrattenere contatti e di accedere a un’area geografica, l’autorità d’esecuzione può utilizzare braccialetti elettronici muniti di sistema GPS per controllare la posizione del reo. È inoltre creato un estratto speciale del casellario giudiziale che permette ai datori di lavoro e ai responsabili di associazioni e altre organizzazioni di accertare periodicamente un’eventuale interdizione nei confronti di un candidato o di un collaboratore.

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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